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Militari a Rho "richiamati", l'opposizione critica il sindaco

Il prefetto di Milano - a seguito delle critiche del sindaco - ha richiamato le truppe destinate a Rho. L'opposizione critica: "Quelle truppe ci servivano"

Il tema della sicurezza è uno dei temi più discussi a Rho in questi giorni. Qualche giorno fa il prefetto di Milano aveva deciso di inviare alcune truppe a Rho per pattugliarne il territorio. Un gesto che non è piaciuto particolarmente al sindaco di Rho, Pietro Romano, che è stato tenuto allo scuro della decisione fino a sabato pomeriggio. Romano ha poi risposto al prefetto con un "No, grazie". Una risposta che ha scatenato qualche discussione nel consiglio comunale di ieri sera, quando si è parlato dell’approvazione del regolamento per l'utilizzo degli impianti di videosorveglianza sul territorio comunale: approvata all’unanimità della sala consigliare.

Pietro Romano ha voluto precisare un paio di punti riguardo alla proposta del prefetto: “I militari avrebbero concluso la loro azione di pattugliamento alle sette di sera. Troppo presto. Sarebbe stata tutta una operazione di facciata”, ha commentato il sindaco.

Posizioni non condivise dall’opposizione. “Rho non è una città sicura”, ha affermato Francesca Caputo, consigliere comunale del Pdl, che ha proseguito: “Nelle zone in cui sarebbero stati inviati i militari (stazione e are attigue a Rho center ed Esselunga, ndr) si verificano azioni illecite come lo spaccio di droga, anche nelle ore diurne. Non lo dico per sentito dire. Lo dico per esperienza diretta dato che ho lo studio professionale e la mia abitazione nella piazza della stazione”.

 

 

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