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A Rho il consiglio compatto: "Respingiamo la 'ndrangheta"

Gli amministratori rhodensi hanno chiarito quanto è successo durante la scorsa campagna elettorale. Durante il consiglio è stato deciso che in città si svolgerà un convegno sulla mafia e le infiltrazioni mafiose

Tutto esaurito per il consiglio comunale di giovedì sera. I cittadini rhodensi hanno voluto vederci chiaro riguardo al tentativo della 'ndrangheta di condizionare le elezioni comunali del 2011 e hanno partecipato in massa alla seduta consigliare straordinaria convocata dall'amministrazione rhodense. Alle spalle del sindaco, durante tutta la durata del consiglio, capeggiava una fotografia dei magistrati simbolo della lotta alla mafia: Falcone e Borsellino, con una scritta rossa in sovrimpressione: "Rho dice no alla 'ndrangheta".

Il primo a prendere parola è stato Pietro Romano, sindaco di Rho. Romano ha spiegato quanto è successo con l'ordinanza di Ilda Boccassini giudicando il tentativo di Marco S. di vendita di voti a Tizzoni come "Un attentato alla democrazia". Il primo cittadino Rhodense, inoltre, ha fatto sapere che "La città si costituirà parte civile nel processo contro chi ha cercato di inquinare la scorsa competizione elettorale".

"Sono fiero di essere stato definito come un povero idiota, un dilettante con tanto entusiasmo e tante buone idee", ha dichiarato Fabrizio Cecchetti, candidato sindaco per il Carroccio, appoggiato da Marco Tizzoni. "La 'ndrangheta ha cercato di infiltrarsi nel nostro comune, ma ha sbattuto contro un muro. Non hanno trovato nessuno disposto ad accogliere la loro proposta — ha proseguito Cecchetti —. Sono convinto che né Romano né il Pd sono coinvolti in questa vicenda".

"Giocare le partite barando è una azione da vigliacchi, le mie partite le ho giocate tutte con onestà e lealtà. Per questo motivo ho rinviato ai mittenti la proposta che mi fu chiesta — ha dichiarato Tizzoni, esponente di Gente di Rho —. I voti non si comprano, come non si compra l'amicizia, l'amore e la libertà".  Tizzoni, successivamente ha proposto ai consiglieri comunali di organizzare a Rho un convegno sulle mafie e le infiltrazioni mafiose, "Una risposta concreta a chi cerca di comprarci", ha concluso il leader di Gente di Rho.

La proposta di Tizzoni è stata accolta da tutti i consiglieri comunali che, a termine della seduta, hanno sottoscritto unanimemente un documento in cui tutti gli amministratori si impegnano a rinunciare a qualsiasi tentativo di infiltrazione. Ma non è tutto: i gli amministratori hanno deciso di devolvere il gettone di presenza della seduta straordinaria a Libera, associazione che si occupa della lotta alle mafie.

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