L'aggressione subita da due agenti di polizia locale all'interno del palazzo comunale fa discutere la città. Il fatto è avvenuto lo scorso martedì: due agenti erano intervenuti nell'atrio del municipio per invitare una famiglia albanese a lasciare l'atrio del palazzo, ma il capofamiglia si è avventato violentemente contro i due tutori dell'ordine. 

"Non è l'unica situazione di disagio in città — tuona Simone Giudici, consigliere comunale della Lega Nord  —. Oltre a questo fatto increscioso sono molte le situazioni di difficoltà che si vivono in città: si passa dagli accampamenti di nomadi presenti nel quartiere San Giovanni, fino ad avere i semafori cittadini intasati di venditori abusivi di fiori. Per non parlare — prosegue il consigliere comunale — dei mendicanti presenti costantemente al mercato cittadino del lunedì e a tutti i parcheggi: dalle poste al cimitero, passando per la stazione ferroviaria. Come Lega — conclude Giudici — chiediamo a gran voce che l’assessore Viscomi dia l’input ai vigili di monitorare queste situazioni di disagio". 

Pietro Romano, sindaco di Rho, aveva incontrato di recente la famiglia albanese. Il nucleo famigliare era stato sfrattato per morosità ed il comune, attraverso i servizi sociali, si era impegnato a trovare una sistemazione in un albergo per dieci giorni, con pagamento delle relative spese. Anche l'assessore ai servizi sociali aveva incontrato la famiglia e aveva proposto dei percorsi di inserimento e di sostegno economico.

"La pretesa del nucleo familiare era quella di ottenere l’'assegnazione di una casa comunale al di fuori delle procedure e delle graduatorie — racconta Pietro Romano —. Tale pretesa, come era stato loro riferito, non poteva essere accolta e per questo il nucleo familiare da giorni si presentava in comune con fare arrogante, creando disturbo e rifiutando di passare attraverso i servizi sociali. Il personale del comune ha chiesto quindi l’'ausilio dei vigili i quali, non appena intervenuti, sono stati aggrediti e ai quali va la mia solidarietà — prosegue il primo cittadino —. Stiamo aiutando tantissime persone in difficoltà e in questo periodo di crisi non abbiamo effettuato tagli alla spesa sociale. Non può però essere tollerato — conclude Romano — l'’atteggiamento di chi, rifiutando anche l’'intervento dei servizi sociali, pretende poi con azioni di forza di ottenere l'’assegnazione di una casa comunale al di fuori delle regole previste dai regolamenti che tengono conto dell'’effettivo grado di bisogno".”