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Salone del Mobile, è guerra al lavoro in nero. Controlli a tappeto

Quattro denunce dei carabinieri e tre della polizia. Caporalato, furti e sfruttamento dell'immigrazione clandestina i reati. Fiera spa: "Bene così, lavoro nero pratica odiosa"

Si intensificano i controlli delle forze dell'ordine sul lavoro in nero alla Fiera di Rho, in occasione del Salone del Mobile. E' soprattutto nell'attività di allestimento degli stand che normalmente si concentra questa pratica illegale. E il Salone appena inaugurato non fa eccezione. I carabinieri hanno fatto quattro denunce per caporalato e furti, notizia di ieri. E oggi la polizia ha reso noto che, in seguito a controlli dei giorni scorsi, sono stati individuati due egiziani sprovvisti di permesso di soggiorno che lavoravano, appunto, nell'allestimento degli stand, per conto di una impresa i cui titolari sono stati indagati per favoreggiamento di immigrazione clandestina.

Indagato anche il dipendente che aveva assunto i due uomini. E' soddisfatto Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano spa, che spiega: "Non siamo noi i committenti di questi lavori, ma gli espositori. Per questo abbiamo limitate possibilità di intervento, ma supportiamo le forze dell'ordine nei controlli".

Continua Pazzali: "Lo sfruttamento del lavoro irregolare è un fenomeno particolarmente odioso". E' stata proprio Fiera Milano spa a comunicare gli esiti dei controlli, che hanno permesso anche di cogliere in flagranza di reato un borseggiatore.

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