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Dipendente Trenord aggredito, Cecchetti: «I controllori non vanno al lavoro ma in guerra»

Il consigliere regionale chiede più sicurezza dopo l'aggressione su un treno della linea S6

«I controllori non vanno più al lavoro, vanno in guerra». È il commento del consigliere regionale Fabrizio Cecchetti (Lega) dopo l’aggressione subita da un controllore nella stazione di Rho che aveva sorpreso un 26enne ivoriano senza il biglietto del treno.

«Va immediatamente attivato il piano regionale per avere le guardie armate su treni e mezzi pubblici — ha proseguito Cecchetti — al fine di tutelare operatori e utenti: serve gente che possa intervenire immediatamente in questi casi anche con la forza. Chi reagisce a una richiesta di un controllore con la violenza non dovrebbe più avere la possibilità di usufruire di mezzi e servizi pubblici in Lombardia».

Il prossimo 15 novembre arriveranno le prime guardie armate sulla linea Milano-Bergamo. Si tratta di una sperimentazione («Linea sicure», ndr) che da gennaio potrebbe andare a regime su tutti i convogli della Lombardia, occupando oltre trecento operatori. Un pacchetto con ricadute sulle tariffe: è previsto un rincaro del 4-5%.

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