rotate-mobile
Rho Rho / Piazza Visconti

Il ministero taglia altri 2milioni e 600mila euro al comune di Rho

Pietro Romano: "È una cosa insostenibile. Ora dobbiamo trovare altri 2.6 milioni di euro in due mesi"

Doccia fredda per il comune di Rho. Nelle scorse ore il Ministero delle finanze ha informato il municipio rhodense di un ulteriore taglio di 2 milioni e 600mila euro di trasferimenti statali. Sforbiciata che si aggiunge a quella già prevista all’inizio dell’anno di 1 milione e 100mila euro.  Lo Stato quest'anno garantirà al comune di Rho un trasferimento di 500mila euro: 9 milioni e 300mila euro in meno rispetto al 2010.

Un taglio importante che mette in difficoltà il comune. Palazzo Visconti senza una manovra entro la fine di novembre corre il rischio di non rispettare gli equilibri di bilancio, aprendo quindi la procedura del dissesto finanziario e di non rispettare il patto di stabilità.

“Sono profondamente indignato per il comportamento del Ministero — tuona Andrea Orlandi, assessore al bilancio —. Non è possibile arrivare al 29 ottobre per scoprire quali sono le risorse assegnate ai comuni e ricevere quindi a fine anno, quando la maggior parte delle spese già andata, il boccone amaro, che ci potrebbe costringere ad azioni di riequilibrio dolorose per i nostri cittadini. Siamo stufi — conclude Orlandi — di fare gli esattori per conto Stato. Il comune di Rho oggi rimane aperto con 9 milioni di euro di trasferimenti statali in meno rispetto a tre anni fa. Occorre un’azione di forza di tutti per evitare il peggio”. 

In questi anni il comune, come molti municipi dell'hinterland milanese,  ha intrapreso la strada del risparmio. La spesa è stata razionalizzata. Circa 3 milioni di euro sono stati risparmiati senza toccare i servizi e fissando aliquote Imu e dell’addizionale Irpef a livelli inferiori alla media. 

“I servizi sono già attivati e non possiamo sospenderli e poi non sarebbe giusto farlo perché la città ne ha assoluto bisogno — ha dichiarato il sindaco di Rho, Pietro Romano —. Abbiamo già ridotto ed ottimizzato tutte le risorse possibili, ma ora siamo arrivati davvero all’osso. Quasi 10 milioni di euro in meno in tre anni su un bilancio di 37 milioni. È una cosa insostenibile. Ora dobbiamo trovare altri 2.6 milioni di euro in due mesi. Il governo, impegnato a salvare la bandierina elettorale di qualcuno, sta di fatto costringendo i comuni ad utilizzare le leve fiscali. A fronte di questo diventa davvero imbarazzante la discussione di questi giorni su Imu, Tares, Tasi e via dicendo. Non solo si è già creata una grande confusione, ma — se i comuni saranno costretti ad aumentare le aliquote delle tasse sulla casa e delle addizionali Irpef — è chiaro che alla fine il conto fiscale complessivo per i cittadini sarà superiore rispetto al passato”. 

“Quello che fa più rabbia — prosegue Romano — è sentire i vari commentatori o contatori di tasse sostenere che se alla fine le nuove tasse sulla casa peseranno di più rispetto all’Imu questo sarà colpa dei sindaci. La cosa è invece l’esatto contrario. Se il governo confermerà i tagli e non garantirà ai comuni risorse necessarie per continuare a garantire i servizi, i sindaci saranno costretti senza altra alternativa ad aumentare le tasse. Ma la responsabilità e la colpa sarà di chi continua a scaricare il peso delle manovre fiscali sui comuni — continua il primo cittadino —. I primi tagli assieme ai primi obiettivi del patto di stabilità hanno costretto i comuni a ridurre tutte le spese comprimibili e questo è stato positivo”. 

“Ora non più possibile proseguire su questa strada — ribadisce Romano —. In questa situazione di crisi, dove sono aumentati i bisogni dei cittadini che i comuni devono soddisfare, il governo deve mettere i sindaci in condizioni di poter amministrare e di fare il loro lavoro. Non sto parlando delle grandi opere, ormai un miraggio per i comuni, ma di garantire i servizi nel sociale, le attività culturali, le manutenzioni delle strade, dei parchi e delle scuole. Noi sindaci — conclude — ci siamo presi la  responsabilità di amministrare al meglio le città e vogliamo continuare a farlo, ma dobbiamo essere messi in condizione di poterlo fare”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il ministero taglia altri 2milioni e 600mila euro al comune di Rho

MilanoToday è in caricamento