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Expo, «truffa alla Totò»: indagato un Indiano

Un cittadino indiano ha truffato un imprenditore giordano vendendogli uno spazio tra i padiglioni dell'esposizione universale

Come Totò che nel film Totòtruffa ’62 cerca di vendere la Fontana di Trevi a uno sprovveduto compratore, così un cittadino indiano ha beffato un imprenditore Giordano — titolare di un noto ristorante milanese — «vendendogli» uno spazio all’interno di Expo. Un affare impossibile, dato che nessuna area tra Cardo e Decumano è cedibile, ma può essere solo presa in gestione. Non è riuscito a farla franca: è stato rintracciato e indagato dagli agenti del commissariato di Rho-Pero.

Tutto è iniziato nel mese di febbraio quando il ristoratore è stato contattato dal venditore che gli ha proposto di acquistare uno spazio nel Cluster Basmati per vendere sushi. Ad aprile i due si incontrano di persona, perfezionano il contratto — con tanto di planimetrie — e concludono l’affare con una transazione di 50mila euro.

L'amara sorpresa è arrivata lo scorso 2 maggio, quando il ristoratore si è recato nel Cluster e non ha trovato lo spazio che aveva acquistato. Si è quindi rivolto agli agenti del commissariato di Rho-Pero. L’indiano, che ha un piccolo spazio nel padiglione Basmati, è stato rintracciato e indagato per truffa. Gli uomini del Commissario Gallo ora stanno indagando per accertare se ha truffato altre persone. 

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