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Fornace: "Perché il Viridea sorge su un'area agricola?"

Il centro sociale chiede al sindaco perché la sentenza del consiglio di stato, emessa lo scorso mese di giugno, non è ancora stata eseguita

“Perché il Viridea, che è a tutti gli effetti un centro commerciale sorge su un’area agricola?”. Questa è la domanda che gli attivisti del centro sociale Sos Fornace pongono al sindaco di Rho, Pietro Romano.

Il fatto. Nel giugno del 2003 l’ufficio urbanistica del comune di Rho ha contestato al titolare dell’azienda florovivaistica Viridea il cambio di destinazione urbanistica dei terreni su cui sorge la sua azienda diffidandolo a provvedere al ripristino della destinazione agricola. Il titolare impugnò la diffida comunale. Il tribunale amministrativo lombardo, nel febbraio del 2005, ritenne illegittimo l’atto impugnato e di conseguenza lo annullò. Il comune quindi presentò appello e il consiglio di Stato, lo scorso mese di giugno, lo accolse.

Il titolare, come si legge nella sentenza, è stato difeso da tre avvocati tra cui figura anche Antonio Romano, padre del primo cittadino di Rho. Secondo gli attivisti del centro sociale Fornace ci sarebbe un conflitto di interessi tra il comune di Rho e il sindaco in quanto la sentenza del consiglio di stato non è stata ancora eseguita. 

Gli attivisti del centro sociale non usano mezzi termini: “Si attaccano spazi sociali sottratti al degrado e all’abbandono per realizzarvi abitazioni per chi è sotto sfratto (Fornace nelle scorse settimane ha occupato uno stabile in via Tavecchia per creare alcuni alloggi popolari, ndr) e intanto si permette a Viridea di realizzare un centro commerciale su un’area agricola”.

La replica di Pietro Romano.

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