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"Dateci la casa popolare o appicchiamo il fuoco". E cospargono il comune di benzina

L'accaduto a Rozzano, hinterland sud di Milano

Si sono presentati in Comune a Rozzano con una bottiglia di benzina. Poi hanno avanzato la richiesta di vedersi assegnata una casa popolare entro la giornata, minacciando, qualora non fosse stata esaudita, di dare fuoco al municipio. L'accaduto nei giorni scorsi a Rozzano, hinterland sud di Milano.

Sul posto sono intervenuti polizia locale e sindaco della cittadina. I due protagonisti dell'episodio, un uomo e una donna, dopo una lunga trattativa sono finiti in manette. Domenica a  dare la notizia di quanto accaduto mercoledì scorso sono stati i sindacati della polizia locale, Cse Flpl e Sulpm.

La coppia, di cui l'uomo con alcuni precedenti penali, sono arrivati in municipio con una bottiglia da un litro e mezzo piena di benzina. La donna, poi, l'ha versata sul pavimento, mentre il compagno le faceva 'da scudo' urlando a tutti di non provare ad avvicinarsi.

Gli agenti e il primo cittadino hanno provato a persuadere i due facendoli desistere, ma le minacce sono proseguite. La coppia pretendeva l'assegnazione di un alloggio popolare entro la giornata. Constatato il fallimento della negoziazione, un agente ha immobilizzato la mano della donna che teneva la benzina.

Di tutta risposta l'uomo ha colpito l'ufficiale a pugni in faccia, venendo però bloccato dagli altri agenti, uno dei quali è stato centrato al volto da una gomitata. A quel punto per i due sono scattate le manette. Dovranno rispondere di violenza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Al momento si trovano entrambi agli arresti domiciliari.

Il commento

“Una scintilla - afferma Sergio Bazzea del sindacato - avrebbe potuto provocare una strage e il nostro plauso va agli operatori della polizia locale di Rozzano che, consapevoli di rischiare la vita, hanno comunque portato a termine l’intervento garantendo la sicurezza di tutti i presenti. I tempi sono maturi affinchè la politica nazionale prenda atto che la polizia locale è di fatto una forza di polizia e proceda immediatamente ad approvare la legge di riforma che la parifichi alle forze di polizia nazionali”.

 "Non sempre il fine giustifica i mezzi e nel caso della coppia che ha cercato di dar fuoco al municipio per avere la casa popolare, Machiavelli ci aveva visto bene - il commento sulla vicenda del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Nicola Di Marco -. Minacciare di dare fuoco al municipio e mettere a repentaglio la vita delle persone che ci lavorano non è disperazione ma violenza brutale, per questo va condannata con tutte le forze. Un plauso speciale, invece, agli agenti della polizia locale che hanno sventato il peggio intervenendo con tempestività e professionalità".

"Non avere la casa, purtroppo, rischia di far entrare nella sfera della disperazione umana, causata dall'impossibilità di vedere un sogno realizzato, cioè mettere riparo e proteggere la propria vita e il proprio nucleo familiare - prosegue il consigliere - L'emergenza abitativa è un allarme sociale di cui le istituzioni devono prendersi carico senza aspettare altro tempo. Lo ripeto da anni chiedendo un inversione di tendenza delle politiche regionali con dei piani casa che possano soddisfare le domande di 'casa', inevase da anni. Ogni giorno mi arrivano numerose segnalazioni di esasperante disagio e sofferenza. Sfratti, case Aler vuote o inagibili, cattiva gestione amministrativa. Bisogna restituire ai lombardi il diritto alla casa e agli inquilini alloggi sicuri e dignitosi".

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