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San Donato Milanese, sindaco nella bufera

Dompè, in veste di sindaco, appoggia un progetto che riguarda la definitiva chiusura delle attività della cascina Ronco

Continua a far discutere il futuro di Cascina Ronco. Lo scorso 24 novembre, il sindaco di San Donato Milanese, Mario Dompè, ha convocato un’assemblea pubblica alla quale hanno partecipato anche l’architetto e l’avvocato dei proprietari dello storico cascinale sandonatese.

La sezione locale di rifondazione comunista informa e dichiara, tramite una nota, a tutti i cittadini e i mezzi di informazione che, nel corso di queste serata, il primo cittadino Dompè “ha letteralmente appoggiato, da amministratore pubblico, un’iniziativa immobiliare privata che prevede l’uccisione della Cascina Ronco e dei suoi oltre cinquecento anni di attività agricola”.

Tutto questo, sostengono le forze politiche di sinistra, trascurando l’emendamento presentato proprio da rifondazione al patto del governo sulla territorialità, recentemente approvato e volto alla tutela delle attività agricole e zootecniche della cascina.Il partito fa quindi sapere che, qualora il sindaco decidesse di portare avanti questo progetto, verrà presentato un ricorso al tar chiedendo un contributo ai cittadini che, in questi mesi, hanno dimostrato di volere attivamente la sopravvivenza di cascina Ronco

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