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Parco Mattei: uno stop-and-go per il rilancio

A settembre chiuderanno piscina coperta, 3 campi da tennis e palazzetto: una “serrata” dolorosa ma necessaria per riqualificare gli impianti e dare un futuro al Centro

«Una scelta dolorosa e, per certi versi, impopolare, ma necessaria per regalare una prospettiva di rilancio al Parco Mattei senza pesare ulteriormente sulle casse del Comune con spese, oltretutto inutili e improduttive».

Con queste parole “forti” e dirette il Sindaco di San Donato Andrea Checchi ha motivato la scelta di chiudere a partire da settembre alcuni impianti dell’ex parco Snam in vista del suo rilancio, affidato a un ambizioso progetto di riqualificazione e potenziamento alla cui confezione stanno partecipando, accanto al Comune, altri importanti partner privati, fra cui Eni e l’Università Statale di Milano.

Il primo passo concreto verso questo obiettivo passa per uno stop, sicuramente non indolore, ad alcune attività sportive ospitate nel Parco: la piscina coperta, tre campi da tennis e il palazzetto in muratura, che resterà tuttavia a disposizioni delle società sportive per le gare dei rispettivi campionati, il sabato e la domenica. Tutte le rimanenti attività potranno continuare a essere esercitate normalmente e il Centro resterà fruibile alla cittadinanza anche per quanto concerne viali, aree verdi e spazio giochi.

«Come giustificheremmo ai sandonatesi – ha proseguito l’assessore allo Sport Matteo Sargenti – la spesa di almeno un milione e mezzo di euro, oltre le utenze, (dopo il milione e 250mila euro di passivo degli ultimi 12 mesi) per sistemare provvisoriamente e per una sola stagione sportiva strutture che a breve saranno oggetto di un ripensamento generale? Dovremmo forse andare ad alzare il carico fiscale sui cittadini, in momenti difficili come gli attuali, per effettuare nuovi interventi-tampone al Parco? Noi crediamo di no; dopo tanti, troppi anni di azioni improvvisate e rabberciate è ora di pensare a un progetto di lungo periodo, che rimetta in moto il Parco nella sua totalità e che ne garantisca il funzionamento con una gestione efficiente ed economicamente sostenibile».

Una decisione, quella dell’Amministrazione Checchi, che non vuole produrre danni erariali al Comune oggi più che mai intollerabili davanti a una crisi durissima e al drastico taglio dei trasferimenti pubblici, pur realizzando opere che daranno nuova luce ad uno dei parchi simbolo di San Donato.

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