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Rete antimafia, adesione tra le polemiche

Dibattito acceso in consiglio comunale. Il capogruppo Sel punta il dito contro un consigliere e in aula scoppia la lite

San Donato aderisce all’associazione nata come forma di lotta civile alle mafie “Avviso pubblico”, la ratifica di questa scelta ha scatenato però in consiglio comunale il delirio.

Il documento, presentato in consiglio dai cinque membri più giovani della maggioranza, impegna la giunta ad aderire ad un network di enti locali volto all’organizzazione di iniziative e progetti in difesa della cultura della legalità. La città, con un costo di 1000 euro pari al contributo di adesione, entra quindi a far parte di una rete di più di 200 enti uniti nel contrasto dei fenomeni mafiosi.

In aula si è innescato un dibattito acceso quando i consiglieri di centrodestra hanno sostenuto che lo stesso obiettivo potrebbe essere perseguibile attraverso iniziative organizzate direttamente dal comune e senza l’esborso di 1000 euro da destinarsi ad un’associazione privata.

Subito la replica del capogruppo Sel, Marco Menichetti che ha fatto notare come non si tratti di un’associazione privata ma di un gruppo composto da enti locali. Il capogruppo ha inoltre segnalato il legame tra il consigliere sandonatese Giacinto Calculli, ex Pdl, e l’ex assessore regionale Zambetti, accusato di voto di scambio con la ‘ndrangheta.

In aula si è alzato un acceso scontro culminato con l’abbandono dell’aula da parte di gran parte dell’opposizione.

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