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San Donato, trattative bloccate con Eni per il quartier generale

"Sesto Palazzo Uffici", nuovo q.r. di Eni, è il nodo su cui minoranza e maggioranza di San Donato non riescono a trovare l'accordo. Sullo sfondo un ricorso al Tar

Sembra che siano definitivamente compromesse le trattative tra Eni e le forze politiche sandonatesi di minoranza per la realizzazione del Sesto Palazzo Uffici, nuovo quartier generale dell'ente. Infatti durante l'ultima riunione, tenutasi ieri, i rapporti tra le forze politiche di maggioranza e quelle di opposizione erano talmente tesi che hanno portato ad un'infinita serie di sterili polemiche. Risultato finale, la momentanea rottura di ogni trattativa.

Nei giorni passati Eni, bloccata da un ricorso presentato al Tar dalla cittadinanza, dove veniva denunciata una mancata valutazione ambientale strategica e una presunta incoerenza del progetto con il Pgt, aveva proposto alle forze politiche di effettuare una semplice azione di intermediazione portando a un miglioramento degli accordi con il comune.

In cambio l'ente si impegnava a garantire tutta una serie di servizi pubblici che avrebbero portato al ritiro del ricorso stesso.

In realtà il ricorso non era diretto espressamente all'Eni ma alla delibera del consiglio comunale che aveva approvato la costruzione di questa nuova opera.

Ora la parola spetta alla magistratura e la situazione è molto delicata. Se il ricorso presentato dalla cittadinanza sarà accolto dal Tar, il giudice potrebbe annullare la delibera, rimettendo in discussione la realizzazione dell'intera opera e, tenendo presente le tempistiche del iter burocratico, questa eventualità fa paura visto che a San Donato si respira già un clima elettorale.

La prima udienza è stata fissata per il 20 ottobre.

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