San Donato, deliberata costruzione sesto palazzo uffici Eni

Sono state tante le reazioni che si sono verificate, in questi ultimi giorni dell'anno, dopo la stipula dell’accordo comunale che ha dato il via libera alla costruzione del sesto palazzo uffici al De Gasperi est di San Donato. Le forze di opposizione politica non sono riuscite a contrastare la delibera con cui il consiglio comunale, tempo addietro, aveva approvato questa variante urbanistica e, in questi giorni, il tar ha inoltre respinto il ricorso presentato da un gruppo di sei cittadini, creatosi in rappresentanza di sei altrettante aree sociali e politiche del centrosinistra.

Il tribunale amministrativo ha ritenuto legittima la delibera comunale, bocciando le richieste dei sandonatesi. “E’ vero che il ricorso sulla delibera di approvazione del sesto palazzo uffici Eni è stato respinto, ma l’aspetto politico di questa vicenda rimane aperto - spiegano i rappresentanti della coalizione di centrosinistra, nata in occasione delle primarie di novembre -, e la nostra opinione sull’incapacità da parte del sindaco di tutelare gli interessi della città di fronte a un intervento così rilevante non cambia”.

L'obiettivo dell'opposizione è rivedere l’accordo economico tra Eni e l'amministrazione, ritenuto troppo modesto rispetto agli spazi concessi all’azienda per la realizzazione di questo palazzo. "Non si discute sull’importanza e la positività della scelta di Eni di investire ancora a San Donato ma i rilievi, presentati in questo ricorso. hanno riguardato sia gli aspetti procedurali, sia i contenuti e le implicazioni urbanistiche di tale intervento", questo è quanto rimarcano le opposizioni nel sottolineare che è loro intenzione contiuare a porre l'accento su questa vicenda.