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Venerdì, 29 Marzo 2024
San Donato Melegnano

Insulta le forze armate su Facebook e finisce in galera

Un pregiudicato di Cerro al Lambro è finito in carcere per aver offeso e vilipeso le forze armate sul social network. L'anno scorso venne tratto in arresto per aver sequestrato e segregato la fidanzata

T.E., 30 anni, un passato da pregiudicato e una esperienza in carcere aveva trovato in Facebook lo strumento per dar sfogo alla sua rabbia. Un carabiniere di Melegnano, nel mese di agosto, lo aveva "scovato" a scrivere messaggi di vilipendio alle forze armate. Tra i vari link pubblicati, uno in cui ha scritto "CARABINIERE MI FAI PENA" e poi ancora "MI FAI SCHIFO PROPRIO, IGNORANTI E INFAMI" e per finire "BASTARDA LA GALERA E PURE TUTTE LE GUARDIE!!!!!!!".

L'uomo è finito nuovamente in carcere il 23 settembre scorso, dopo un arresto difficile eseguito dai carabinieri e dopo la revoca ai benefici disposta dal Giudice di Sorveglianza di Milano.

La vicenda giudiziaria di T. E. inizia il 17 febbraio dello scorso anno quando viene arrestato con l'accusa di sequestro di persona e lesioni personali aggravate a danno della ex fidanzata F. F. 22enne di origini rumene residente a San Donato Milanese. Nel marzo di quest'anno viene condannato a 2 anni e sei mesi e posto agli arresti domiciliari. Ha il divieto di comunicare con persone diverse dai familiari conviventi.

Ma il pregiudicato si mette su Facebook e scarica nel social network tutta la sua rabbia. E' una persona dipinta come aggressiva e violenta. I carabinieri lo segnalano complessivamente 6 volte al Tribunale di Sorveglianza di Milano e lo denunciano alla Procura di Lodi per il reato di vilipendio alle forze armate ed altro. Ma T. E., nonostante due diffide formali ed una convocazione personale innanzi al Magistrato di Sorveglianza, continua imperterrito a comunicare tramite Facebook (sempre costantemente monitorato dal carabiniere Stassi) fino a quando dopo l'ennesima segnalazione del 23 settembre scorso, lo stesso giorno il Giudice di Sorveglianza di Milano non ha disposto la sospensione del beneficio e l'accompagnamento in carcere ove ora potrebbe rimanere ristretto fino all'agosto prossimo.

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