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Sel e Verdi contro la donna oggetto

Sinistra e ambientalisti chiedono di seguire la strada intrapresa dal Comune di Milano, vietando l'utilizzo di immagini con messaggi discriminatori e sessisti

Niente più cartelloni esaltanti la figura di “donna oggetto” sugli spazi del Comune di Milano. Il gruppo Sel-Verdi di San Donato lancia la proposta all’esecutivo firmato Checchi suggerendo cosi di seguire la stessa strada di Milano.

Mossa giudicata dagli esponenti di sinistra di buon auspicio guardando ad una città metropolitana che avrà così il primo comune dell’hinterland milanese in piena sintonia, anche etica, con il grande comune  vicino. Il capogruppo degli ambientalisti sandonatesi Marco Menichetti richiama infatti la necessità di un gesto forte che possa dare un segnale concreto contro la violenza sulle donne, intervenendo anche sull’utilizzo dell’immagine femminile nella pubblicità.

Una strategia, che presto diventerà regola nel capoluogo lombardo, e che potrebbe disegnare una nuova tendenza che rappresenterebbe soprattutto un invito all’industria della pubblicità volto ad identificare  nuove formule di promozione che catturino l’attenzione del consumatore.

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