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Dissesto Genia

Il giudice civile affida tutti i conti a un esperto per valutare se le spese della società sono state pertinenti

Entro la fine di febbraio verrà notificata la chiusura delle indagini per la vicenda Genia. È quanto emerge da fonti vicine alla procura di Lodi dove il procuratore in carica sta coordinamento l’inchiesta che mira a far luce su eventuali responsabilità penali nella “voragine” di 80 milioni di euro lasciato dalla società di esclusiva proprietà comunale.

A dare origine all’inchiesta era stato un esposto presentato dall’amministrazione comunale di San Giuliano Milanese oltre ad approfondimenti effettuati dalla Guardia di Finanza. Oggi il giudice incaricato ha deciso di nominare un consulente per far luce circa i conti di Genia a partire dal 2005.

La perizia dovrà infatti stabilire se i bilanci degli anni 2007 e 2008 sono stati redatti correttamente ed eventualmente procedere con la loro riclassificazione, dovrà inoltre fare chiarezza circa la sostituzione improvvisa del direttore generale Antonio Terzini avvenuta nel 2005 con la successiva assunzione del dirigente Massimo Gilardetti.

Infine dovrà chiarire l’accordo siglato nell’agosto 2008 tra Genia Energia e Soenergy per la cessione dei contratti di vendita gas a clienti fuori rete che, secondo il giudice, avrebbe avuto per oggetto contratti con un margine lordo di 131mila euro contro il pagamento di 35mila euro da parte di Soenergy. Necessario dunque chiarire se le condizioni di tale accordo siano da ritenere eque o abbiano causato la diminuzione del valore della partecipazione di Genia Spa in Genia Energia. Proseguono le indagini.

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