Nel pomeriggio di ieri si sono svolte le esequie di Saverio Luca Verrascina, il 38enne ucciso, nella serata di martedì 10 gennaio, sotto casa con 3 colpi di pistola.

A dare l'ultimo saluto al giovane operaio milanese erano presenti, oltre ai parenti, almeno 500 persone, tra amici e conoscenti che, ancora sgomenti, non riescono a darsi pace per una morte così ingiustificata e violenta. I funerali sono stati celebrati nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di San Giuliano Milanese, posta nel popolare quartiere dove il Verracina è cresciuto, dove la sua famiglia è giunta, più di cinquanta anni fa e dove, molti dei presenti di ieri, sono cresciuti con lui nei popolosi palazzi sangiulianesi.

Di certo era conosciuto da tutti come una brava persona, un affettuoso marito e un buon padre di famiglia ed è perciò impossibile vederlo coinvolto in loschi traffici di droga o altro. "Sono state scritte e dette tante falsità su di lui" questo è quanto sussurrano quelli che hanno condiviso la sua giovinezza,  mentre la bara  faceva il suo ingresso in chiesa. Durante l'omelia, celebrata da don Nicola Cateni, ci sono stati momenti di sentita commozione per una morte così efferata e della quale nessuno riesce a dare un preciso movente.