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San Giuliano, Sel: "Imu all'aliquota minima per aiutare le famiglie"

Sinistra e Libertà propone il 2 per mille: "Così le famiglie a basso reddito non pagheranno". E lancia la stoccata a Monti: "Costringerà i comuni ad altri tagli"

Non solo la Lega: almeno a San Giuliano Milanese, la sinistra radicale prende una netta posizione contro l'Imu, la tassa sulla prima casa "figlia scomoda - scrivono gli esponenti del gruppo Sel-Fds-Città che sale - del finto federalismo leghista e della demagogia berlusconiana". L'Imu infatti, al contrario dell'Ici, è solo per il 50% destinata ai comuni. Secondo i consiglieri di Sinistra e libertà, il rischio è che i comuni procedano a tagli di servizi essenziali.

Massimo Molteni e Francesco Marchini propongono quindi che a San Giuliano l'Imu sia all'aliquota minima, il 2 per mille, sulla prima casa. Secondo i consiglieri, l'aliquota minima consente, con le esenzioni previste per legge, che le famiglie a più basso reddito di fatto non la paghino. "A fronte di questa selta - continuano i due - andranno rimodulate le aliquote per le attività commerciali e produttive e per le seconde case": questo per mantenere invariato, o quasi, il gettito complessivo.

"La proposta - concludono Molteni e Marchini - non vuole essere una bandiera di parte. Nei prossimi giorni la condivideremo con gli altri soggetti di centro-sinistra (che governa San Giuliano, n.d.r.), auspicando che sia fatta propria dall'amministrazione nel bilancio preventivo 2012".

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