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Sette mesi per maltrattamenti alla fidanzata

Condannato un ragazzo di San Giuliano accusato di violenze su una donna 14 anni più grande di lui

L’ultimo episodio si era verificato durante una breve vacanza a Sharm el Sheik, in Egitto, nel 2008. La ragazza era tornata a casa piena di lividi e aveva raccontato alla sorella di essere stata presa a calci e a pugni dal giovanissimo fidanzato, e la sorella aveva pensato bene di fotografare ecchimosi ed ematomi.

Immagini che poi sono finite sulla scrivania del pubblico ministero e che potrebbero aver concorso, nei giorni scorsi, a convincere il giudice della fondatezza della denuncia presentata contro l’imputato. Un 26enne di San Giuliano Milanese, S.G., è stato infatti condannato a sette mesi di reclusione per capi di imputazione quali violenza privata, minacce e danneggiamento.

Cinque anni fa, il sangiulianese aveva intrecciato una relazione con una donna di 14 anni più grande di lui, anche lei originaria del Sud Milano, ed erano andati a convivere a Vizzolo Predabissi. Qualche tempo dopo l’interruzione della convivenza e poi la vacanza oggetto delle indagini.

Negli atti dell’accusa il racconto di una lunga serie di atti di sopraffazione: il fidanzato avrebbe avuto l’abitudine di rispondere al telefonino di lei, di leggerle sms e posta elettronica, e, in accessi d’ira, le avrebbe anche tagliato il cavo della televisione e scagliato in aria cellulari.

Il giovane è stato denunciato anche dalla fidanzata successiva, la quale però ha ritirato dopo poco la querela. Il sangiulianese quindi era incensurato e ha ottenuto la pena sospesa.

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