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"Mi voglio suicidare": il viaggio da Mediglia a Milazzo, poi viene ritrovato

Tragedia sfiorata, ma con lieto fine. Era scappato da Mediglia con l'intenzione di farla finita. Lo hanno ritrovato i carabinieri a Milazzo in provincia di Messina

Tragedia sfiorata, ma con lieto fine. Era scappato da Mediglia con l’intenzione di farla finita. Lo hanno ritrovato i carabinieri a Milazzo in provincia di Messina, sventando una possibile tragedia. Mariano L., 41 anni, residente a Mediglia, già da tempo in cura per una forma di schizofrenia, sabato mattina si era allontanato volontariamente dalla sua abitazione.

Inizialmente i genitori pensavano che avrebbe fatto ritorno a casa, ma il giorno dopo la sua fuga, senza aver avuto alcuna notizia del figlio, ma trovando invece una lettera in cui manifestava propositi estremi e drammatici, hanno sporto denuncia presso la Tenenza dei carabinieri di San Giuliano Milanese e informato la trasmissione “Chi l’ha visto”. Immediate sono scattate le ricerche dell’uomo da parte degli uomini dell’Arma.

Una vera e propria corsa contro il tempo. Unico appiglio, un telefono cellulare di cui i militari hanno chiesto la localizzazione delle celle ma che è rimasto spento fino a martedì mattina, quando intorno alle 11 ha agganciato per qualche secondo  il ripetitore della stazione ferroviaria di Salerno, per poi non dare più alcun segnale.

Ma è stato sufficiente per indirizzare le indagini. A quel punto infatti i carabinieri di San Giuliano hanno incrociato quell’unica preziosa informazione con il dato di un prelievo effettuato da L.M. a uno sportello bancomat lunedì sera a Verona, nei pressi della stazione ferroviaria. Inoltre, interpellati i genitori, i carabinieri hanno scoperto che Mariano L. era molto legato a una località in provincia di Milazzo dove la famiglia si reca per le vacanze estive.

Da qui ha preso vita un’ipotesi investigativa che i militari hanno deciso di percorrere, ovvero quella che M.L. si stesse recando proprio a Milazzo. Infatti è stato accertato che il treno intercity notte che il giorno prima era partito da Verona poco dopo l’orario del prelievo allo sportello bancomat era transitato a Salerno esattamente all’ora in cui il telefono cellulare dello scomparso aveva agganciato la cella della stazione campana. E quel treno, su cui si è pensato potesse viaggiare M.L.,  era diretto proprio a Messina.

I militari di San Giuliano Milanese allora hanno immediatamente allertato i colleghi della stazione dei carabinieri di Milazzo i quali hanno inviato una pattuglia presso il locale scalo ferroviario. E’ proprio qui, dal treno proveniente da Messina e diretto a Palermo, alle 20 di martedì i carabinieri hanno visto scendere Mariano M. che è stato immediatamente riconosciuto, intercettato e condotto in caserma.

Qui è stato immediatamente sottoposto a una visita medica e immediatamente ricoverato presso l’ospedale di Taormina per le cure del caso. In suo possesso i carabinieri hanno trovato anche un biglietto ferroviario per la tratta Stoccarda Monaco di qualche giorno prima.  

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