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Martedì, 16 Aprile 2024
San Giuliano Milanese Melegnano

Neonato morto: bufera l'ospedale di Melegnano

A più di due mesi dall'accaduto, il caso arriverà sul tavolo della procura di Lodi che lo valuterà attentamente. Quattordici persone finite sul registro degli indagati

La testa spuntava già, ma avrebbero aspettato più di tre ore per farlo nascere. Così Riccardo è nato con gravi lesioni cerebrali. Questo è quanto dichiarato nella denuncia effettuata da due genitori che, dopo questo grave episodio, si sono rivolti ad un legale. Questa settimana, a più di due mesi dall'accaduto, il loro caso arriverà sul tavolo della procura. «La perizia di parte - commenta il loro legale - conferma tutto il racconto. La procura valuterà se ci sono state delle negligenze, stando al parere del medico la risposta è affermativa».

«La donna è entrata in sala parto alle 19.16 dell’8 settembre - spiega l’avvocato -. Da quando si è completata la dilatazione, alle 22.45, sono passate più di tre ore senza che venisse fatto nulla. Sono sopraggiunte complicazioni, ma non è stata presa alcuna decisione. Intorno alle due del mattino hanno cercato di far nascere il piccolo con due ventose: la prima si è rotta e hanno dovuto ricorrere alla seconda.

Alle 2.05 il bambino è nato, ma era sofferente, di colore nero, ipotonico e con sforzo respiratorio assente. L’hanno ventilato per dieci muniti, l'hanno intubato e portato in rianimazione. È rimasto lì fino alle 4.30 quando è stato trasferito a Niguarda». Il danno però era stato già fatto. La relazione del medico è precisa in merito: le conseguenze della malpratica sono evidenti, i primi esami mostrano alterazioni elettriche devastanti a carico dell’encefalo, con impossibilità a riconoscere il sonno e con la presenza di attività epilettiforme.

La diagnosi è stata confermata nelle risonanze successive, dove si evidenziano danni al diencefalo, alla sostanza bianca e alla corteccia cerebrale. Ora le conseguenze future non sono ipotizzabili ma il bambino necessiterà di assistenza continua per il resto della vita. "Personalmente - aggiunge il legale - mi baso sul parere dei medici. Lasceremo alla procura di decidere quali sono le responsabilità". I genitori del piccolo chiedono giustizia.

Questo caso viene alla ribalta proprio quando quattordici persone, tra medici e ostetriche, sono finiti sul registro degli indagati della procura di Lodi per la morte, a dodici ore dalla nascita e sempre a Vizzolo, del piccolo David.

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