San Giuliano non avrà la nuova stazione di via Tolstoj
La Provincia di Milano minaccia di revocare i fondi stanziati per la nuova fermata dei treni e altre opere sovracomunali a causa di un mancato impegno della giunta sangiulianese
Sul territorio è nuovamente scontro politico tra la giunta di centrosinistra e gli operatori del centro commerciale di Zivido in merito alla tanto discussa stazione di via Tolstoj.
Nei giorni scorsi a seguito della nota diffusa dall’assessore provinciale ai trasporti, Giovanni De Nicola nella quale ha comunicato al sindaco Alessandro Lorenzano l’intenzione di destinare a nuovo progetto gli oltre 3 milioni di euro dedicati alla nuova fermata della stazione e ad altre opere sovracomunali, in quanto i tempi sono scaduti e la giunta non ha prodotto alcun impiego, gli animi si sono scaldati.
Il sindaco di San Giuliano si affretta a replicare: “l'assessore De Nicola ha ragione: ma noi lamentiamo questa situazione da tempo, e non ne usciamo certo da oggi”. Secondo il primo cittadino, manca infatti un adempimento di fondamentale importanza: “in seguito ad una attenta analisi degli atti effettuata da questa Amministrazione è stata rilevata una grave mancanza, di cui l'assessore non sembra essere a conoscenza: a settembre 2012 abbiamo scoperto che non è mai stata versata la fideiussione di 3.048.448 euro. L'importo era previsto dagli accordi relativi al programma integrato di intervento 'Ex albergo' (votato nel 2009 dall'Amministrazione Toni), ma non si è mai concretizzato”.
“Al momento della firma della convenzione datata 2009 l'operatore era tenuto a depositare la fideiussione; chi amministrava la città doveva verificare l'esistenza di tale deposito, ma invece non lo ha fatto. Ci sono perciò state due inadempienze che hanno causato un pesante danno a San Giuliano, dato che non vi è alcuna traccia degli oltre 3 milioni di euro: il centro commerciale invece è stato aperto. Che fine ha fatto quella somma?”
La società Synergy One, che nell’Accordo di programma per l’area ex Blue Residence si era assunta l’impegno di realizzare l’opera, replica evidenziando come l’operatore debba realizzare l’opera concessa e non versare le risorse al Comune e come il perdurare del ritardo sia da addebitare all’inerzia dell’amministrazione comunale.
Insomma lo scontro prosegue incessantemente e nel frattempo la Provincia di Milano pensa all’avvio di un percorso per destinare i fondi ad altri obiettivi sovracomunali visto la mancata azione del comune.
