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Segrate, 130 firme contro l’Enac

Sono state 130 le persone che hanno firmato la diffida legale contro l'Enac, ente di controllo delle rotte aeree. L'atto è stato depositato in tribunale dal legale del comitato Redecesio vivibile

L  a battaglia contro l’inquinamento acustico a Segrate continua e sono stati 130 i firmatari della diffida legale consegnata in tribunale dal legale del comitato Redecesio vivibile. L’accusa è contro l’Enac, ente di controllo delle rotte aeree, che non è stato in grado di contenere l’inquinamento acustico secondo i paramentri obbligatori e contro la Commissione aeroportuale. La diffida è stata inoltre diramata, per conoscenza, anche all’Arpa, alla Sea e al Comune di Segrate. 

DICHIARA IL COMITATO – Il giorno riporta le dichiarazioni dei firmatari: “Diffidano tutti gli enti, ciascuno per quanto di sua competenza a porre in atto entro il termine di 90 giorni tutti gli interventi prescritti. Trascorso tale termine, si procederà direttamente e senza ulteriore avviso attraverso l’autorità giudiziaria”. I livelli di inquinamento acustico derivanti dall’aeroporto di Linate sono sempre stati ingenti e sempre più spesso superiori al limite di 65 decibel. “Questa situazione ha creato nel tempo un pregiudizio sulla salute degli abitanti del quartiere Redecesio e un danno all’ambiente che lede il diritto alla salute configurato come diritto a vivere in un ambiente salubre. È stato valutato un danno economico certo nel deprezzamento del valore degli immobili e un danno a tutto il nucleo familiare in quanto gli abitanti sono costretti a vivere con le finestre chiuse per il rumore insopportabile” dichiara il comitato.

LE CENTRALINE – Ad aggravare la situazione, l’assenza di controllo dell’inquinamento acustico. Infatti la centralina di rilavamento installata da Sea non funziona e il Comune di Segrate ha acquistato le stazioni ma non le ha installate.

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