In previsione dell'avvio del cantiere per la realizzazione della Città della Salute e della Ricerca nelle ex aree Falck di Sesto San Giovanni, l'amministrazione comunale di Sesto San Giovanni, mercoledì 20 maggio, ha siglato con le organizzazioni sindacali CGIL, CISL  e UIL un protocollo di intesa con l'obiettivo di definire modalità trasparenti ed esigibili per impedire il fenomeno del lavoro irregolare e garantire la piena applicazione dei contratti di lavoro di riferimento. 

L'accordo vuole garantire il rispetto della disciplina legislativa in materia di sicurezza, di salute e di regolarità nei luoghi di lavoro e delle migliori pratiche in questo campo; contrastare l'infiltrazione delle organizzazioni criminali nell'area del cantiere della Città della Salute e della Ricerca.

All'appuntamento hanno presenziato il sindaco di Sesto San Giovanni Monica Chittò, Virginia Montrasio assessore alle attività produttive del comune di Sesto San Giovanni, Graziano Gorla segretario generale CGIL, Danilo Galvagni segretario generale CISL e Danilo Margaritella segretario generale UIL.

“La Città della Salute è un’opera complessa, che caratterizzerà fortemente la città di Sesto sia in termini urbanistici sia in termini di crescita, sviluppo e mercato del lavoro di qualità. La firma di questo protocollo – ha commentato il sindaco Chittò – è frutto di un percorso che vede l’Amministrazione protagonista in un progetto di grandi e complesse dimensioni sul suo territorio e del quale, però, non è committente e che vede molti attori privati e pubblici. Nel corso degli ultimi mesi sono stati organizzati diversi incontri pubblici e istituzionali su questo progetto di ricerca  e sanitario che vede diversi livelli di responsabilità e controllo, ma l’impegno che questa Amministrazione si è assunta è quello per la legalità e la trasparenza.”.

“Il protocollo – ha proseguito l’assessore al lavoro Virginia Montrasio – è sia un punto di arrivo sia di partenza. Rappresenta l’arrivo di una lunga pratica di contrattazione iniziata nel 2007 con il protocollo per la sicurezza dei cantieri pubblici e privati della città alla quale si sono poi aggiunte tutte le esperienze di negoziazione degli ultimi anni sulle grandi opere. Pur non essendo noi i committenti, quello che accade a Sesto ci riguarda e vogliamo essere parte attiva di questo percorso: la sicurezza dei lavoratori, la legalità e la trasparenza ci riguardano da vicino”.