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Commissione delle pratiche edilizie al segreto

I consiglieri del Movimento 5 Stelle di Sesto San Giovanni non hanno partecipato alla seduta del 19 novembre perché vincolati alla segretezza delle informazioni

Il 19 novembre è stata nuovamente convocata la Commissione Speciale sulle pratiche edilizie del Comune di Sesto San Giovanni, il Movimento 5 Stelle ha deciso di non parteciparvi perché i consiglieri comunali sono stavi vincolati dalla segretezza delle informazioni. 

"A noi - spiegano i grillini - non ci piacciono i segreti!". I rappresentati del MoVimento di Beppe Grillo inoltrano un lungo comunicato che riportiamo di seguito:

"Partiamo dall'inizio. Il noto imprenditore Piero Di Caterina e il Comune di Sesto San Giovanni alla fine di ottobre hanno interrotto una mediazione, non trovando l’accordo sul terreno (da destinarsi ad uso pubblico) sul quale dovrebbe sorgere la Casa del quartiere, nell’ambito della realizzazione dell’albergo Falck Village Hotel. La Commissione, martedì scorso, avrebbe dovuto trattare nello specifico quanto discusso durante la mediazione, ma le parti (il Comune e Di Caterina) si sono impegnate (firmando il verbale dell'ultima seduta della mediazione) a mantenere riservati i termini della trattativa. Questo perché,essendo fallita la trattativa stessa, il procedimento legale diventa ordinario (cioè passa al Tribunale).  Per evitare che la divulgazione della trattativa vada in qualche modo a disturbare il normale proseguimento dell'azione legale, la maggioranza di centrosinistra ha deciso di convocare la seduta della Commissione segretandola. Il Segretario Comunale, inoltre, ha spiegato che le parti possono intentarsi una causa a vicenda, richiedendo i danni, nel caso in cui venisse reso pubblico qualcosa che con la mediazione ci si era impegnati a mantenere riservato. Noi del Movimento 5 Stelle siamo contro la segretezza e non vogliamo essere limitati, nel nostro mandato, ad esercitare il diritto democratico di esprimerci. Se parlassimo, però, dovremmo pagare caro le conseguenze su una serie di informazioni che, con l'inizio del procedimento ordinario, a breve sarebbero comunque di dominio pubblico. Non accettiamo di essere costretti a tacere. Se invece ai consiglieri di maggioranza non dispiace nascondere informazioni ai propri elettori, facciano pure. Noi preferiamo aspettare la voce del giudice, piuttosto che rispettare quella del partito padrone". 

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