Terremoto in giunta a Sesto: lascia il vice sindaco, Di Stefano senza maggioranza
Si sono dimessi i due assessori di Sesto nel Cuore. E' rottura con il centrodestra a un anno dal voto
Prima Angela Tittaferrante, poi il vice sindaco Gianpaolo Caponi. La maggioranza di Sesto San Giovanni, a guida centrodestra dal 2017, perde l'alleanza con la coalizione civica di centro in pochi giorni. L'innesto di Caponi (che era candidato sindaco) e di Sesto nel Cuore, forte di quasi il 24% dei voti al primo turno, era stato determinante per l'elezione al ballottaggio di Roberto Di Stefano (Forza Italia), primo sindaco non di sinistra a Sesto.
Le dimissioni di Tittaferrante, ormai ex assessore all'educazione e al welfare, sono arrivate il 13 aprile. L'interessata ha spiegato di avere avuto divergenze con il sindaco su «taluni contenuti» e anche «sulle modalità espresse sinora, che sottovalutano l'importanza del dialogo e del confronto». Di Stefano ha sostanzialmente confermato tutto, parlando di divergenze di opinioni sia nel merito sia nel metodo di alcune scelte.
Poi sono arrivate anche le dimissioni di Caponi. Che sanciscono, di fatto, la rottura dell'alleanza: «A quasi un anno dal voto - spiega Caponi - abbiamo assistito a un impoverimento degli obiettivi e all'inasprimento delle tensioni con la città». Parla poi di «ricerca di un difficile confronto con il sindaco» e del fatto che è «venuto meno il sogno di costruire una città dialogante», mettendo in primo piano i problemi concreti rispetto alle logiche politiche.
Immediate le reazioni delle opposizioni a Sesto, che chiedono le dimissioni di Di Stefano. Che rischia, al momento, di non avere più una maggioranza in consiglio comunale, visto che la coalizione civica di Caponi conta in tutto 7 consiglieri e il centrodestra, senza le tre liste di Caponi, resta con 8 consiglieri e il sindaco su 25. La lista Sesto nel Cuore ha tuttavia poi specificato che l'appoggio rimarrà, anche se esterno alla giunta.
