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Sesto San Giovanni Sesto San Giovanni / Via Daniele Manin

Approvata il piano anti-inceneritori, ma non a Sesto San Giovanni

Con 60 voti favorevoli e nessun contrario la risoluzione, presentata dal Movimento 5 Stelle, a livello regionale ha avuto esito positivo. Nel comune dell'hinterland milanese invece non si è riusciti a trovare una soluzione

Il Movimento 5 Stelle è orgoglioso dell'approvazione, avvenuta martedì 3 dicembre,che il consiglio regionale della Lombardia ha deciso di attuare in merito la dismissione di parte del parco inceneritori lombardo.

Le sollecitazioni, presentate dal Movimento 5 Stelle, per un piano di dismissione degli impianti hanno convinto le forze politiche e la risoluzione che ne è scaturita, dopo un lungo lavoro di mediazione, è stata approvata all’unanimità dal consiglio.

Se la Lombardia, quindi, trova delle soluzione in ambito locale, a Sesto San Giovanni nascono delle problematiche. Durante l'ultimo consiglio comunale infatti si è discussa la mozione dei grillini presenta a ottobre 2012 con lo scopo di impegnarsi affinché si inizi un percorso in direzione di una nuova gestione dei rifiuti, che si ispiri alla strategia "Rifiuti Zero" e che porti, infine, all'indipendenza dall'inceneritore.

A parte il fatto che hanno impiegato ben 14 mesi a prendere in esame la mozione del Movimento 5 Stelle, la seduta è stata anche al centro di un focoso dibattito che ha portato prima alla sospensione e poi ad un'interruzione di oltre 40 minuti.  

"La fine della serata è stata desolante anche se annunciata - spiegano i consiglieri a 5 Stelle - la maggioranza escluso SEL ha votato contro la nostra mozione mentre sostegno pieno è arrivato da tutta la minoranza compatta. Segnale, questo, che la Giunta non sembra volersi impegnare al fine di lavorare ad una exit strategy, un cambiamento di gestione radicale dei rifiuti che renda l'inceneritore con recupero energetico di via Manin, e non termovalorizzatore, obsoleto. Dicono di voler migliorare la raccolta differenziata, ma migliorandola si affama l'inceneritore, dunque queste sono affermazioni che hanno un controsenso intrinseco. Gli inceneritori, che recuperino o meno energia e calore, sono fonte di malattie respiratorie e soprattutto di tumori e vanno abbandonati e l'Europa chiede formalmente questo da parecchio tempo. Questi sono percorsi che richiedono una chiara presa di posizione, definita e che deve essere resa pubblica. Purtroppo, come detto, la giunta ha perso una vera grande occasione e ne prendiamo atto con amarezza".

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