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Sesto San Giovanni Sesto San Giovanni / Via Dante

Mappa-Mondi: Sesto San Giovanni e le migrazioni

La Biblioteca civica “Pietro L. Cadioli”, in collaborazione con il CESPI Centro Studi Problemi Internazionali, la rivista Il segnale, l’associazione Opus Personae e il gruppo Punto d’incontro, organizzano un evento dedicato ai flussi migratori

Martedì 10 giugno a partire dalle ore 17.30 nel Cortile Villa Visconti d’Aragona Spazio Contemporaneo “Carlo Talamucci” in Via Dante 6 a Sesto San Giovanni, prenderà via l'evento "Mappa-mondi".

Un percorso dedicato alle immigrazioni, che hanno contribuito a costruire l’identità di Sesto San Giovanni. Le migrazioni interne dal dopoguerra hanno portato, nel giro di mezzo secolo a decuplicare la popolazione sestese. In seguito alla deindustrializzazione è avvenuto l’arresto del processo migratorio con conseguente calo del numero di abitanti. Il processo migratorio continua oggi con l’arrivo di nuovi migranti, non più italiani, ma provenienti da tutto il mondo; grazie alla nuova immigrazione, l’evoluzione demografica della nostra città è ritornata ad aumentare.

La Biblioteca, partendo da queste radici e ispirandosi alla città di Eufemia immaginata da Italo Calvino, dove non avvengono solo scambi commerciali, ma soprattutto scambi di pensieri, emozioni e sentimenti, si propone come spazio per favorire l’incontro e l’integrazione di queste nuove realtà. Per l’occasione la villa Visconti d’Aragona, come in una mappa ideale, sarà suddivisa in luoghi, quali il cortile, la Biblioteca e lo Spazio Contemporaneo “Carlo Talamucci” dove si affronteranno tematiche diverse - il viaggio, la destinazione, l’inserimento nella nuova realtà, la casa, il lavoro e l’integrazione attraverso letture, suoni, lo scambio di conoscenze e la degustazione di sapori e profumi dei vecchi e nuovi migranti.

A conclusione della serata si assisterà allo spettacolo teatrale ideato, scritto e interpretato da Adriano Rizzo "Una storia, quattro storie…quattro storie, una storia", una performance per raccontare la nostra emigrazione verso altri paesi all’inizio del secolo scorso e verso il nord Italia, a partire dagli anni cinquanta sino a fine secolo. L'ingresso è libero.

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