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Monica Chittò: difendere e aggiornare la costituzione

Il sindaco di Sesto San Giovanni interviene sulla carta costituzionale affermando che non vanno stravolti i suoi principi

Nei giorni scorsi un gruppo di cittadini sestesi ha rivolto al sindaco, Monica Chittò, un appello pubblico a prendere posizione sul disegno di legge 813 che prevede un iter abbreviato per le modifiche costituzionali, e chiedendole di esporre sulla facciata del comune uno striscione con la dicitura “Sesto San Giovanni difende la Costituzione”.

Il sindaco ha risposto ai primi firmatari dell'iniziativa, evidenziando, prima di tutto, come “la costituzione della Repubblica nata dalla resistenza  debba essere sempre conosciuta, difesa e attuata: è un imperativo etico che condivido, soprattutto in qualità di sindaco di una città Medaglia d'Oro al Valor Militare della Resistenza.

Quando, nel 2005/2006, si è tentato, da parte del governo di centro-destra. di scardinarne i caratteri fondamentali, i cittadini sestesi, così come la maggioranza dei cittadini italiani, hanno fatto sentire chiara e forte la loro voce, e ugualmente dovrà  accadere per ogni tentativo di manometterne gli aspetti fondamentali”.

Monica Chittò ha tuttavia osservato come il disegno di legge 813 intervenga  solamente, e in via transitoria, sulle modalità di revisione costituzionale dettate dall'articolo 138, prevedendo una procedura abbreviata, da utilizzarsi per una sola volta, per l'esame dei progetti di modifica, redatti entro diciotto mesi da un apposito comitato parlamentare, assicurando peraltro la possibilità di richiedere il referendum confermativo anche nel caso in cui i progetti di riforma costituzionale siano approvati con il quorum dei due terzi dei componenti della camera e del senato.

Le materie che potranno essere riviste, relative ai Titoli I, II, III e V della parte seconda della costituzione sono di grande rilevanza, riguardando le camere, la procedura di formazione delle leggi, il Governo, la pubblica amministrazione ed il sistema delle autonomie locali, ma non investono la materia dell'ordinamento giudiziario, e neppure il sistema delle garanzie.

In proposito il sindaco pensa “che si tratti di materie che possano, pur con grande prudenza e saggezza, essere oggetto di rivisitazione e aggiornamento, ma è tema da discutersi approfonditamente: esporre o meno uno striscione che reciti "Sesto San Giovanni difende la costituzione" può essere un passaggio successivo, ed è legato anche al significato più profondo che attribuiamo al tema della difesa della Costituzione”.

Monica Chittò conclude rendendosi disponibile a incontrare i promotori dell'appello in tempi brevissimi ed esprimendo l'interesse dell'amministrazione comunale a promuovere un'iniziativa di confronto, a carattere plurale, su queste problematiche.

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