"Schiava" moderna venduta per 500 euro e costretta a prostituirsi
Portata in Italia con la forza, legata in un furgone, costretta a prostituirsi, ha avuto il coraggio di segnalare i proprio aguzzini alla polizia di Sesto: arrestati
La fine dell'incubo, per fortuna, è arrivata presto. Perchè Sara (nome di fantasia), 16 anni, rom di origine romena stanziata in un campo nomadi spagnolo, alla periferia di Madrid, ha avuto la forza di raccontare tutto alla polizia del commissariato di Sesto San Giovanni, e fare arrestare i suoi aguzzini. Venduta per 500 euro dalla famiglia. E costretta a elemosinare e prostituirsi.
PORTATA VIA CON LA FORZA - Tutto ha inizio qualche giorno fa, intorno al 28 marzo. Viene prelevata con la forza da due persone a Madrid - che poi si sono scoperti essere Dragomir I. e George M., di 36 e 37 anni - e fatta salire su un furgoncino. "Ora sei nostra, la tua famiglia ti ha venduto: devi venire con noi", le avrebbero detto. Così riporta Cronaca Qui. Il viaggio fino in Italia è terribile. Legata, imbavagliata, senza la possibilità di vedere dove la stanno conducendo.
LA PROSTITUZIONE - Arriva nel Milanese, viene fatta alloggiare in un appartamento nei pressi di Sesto San Giovanni. Sempre sotto minacce di morte, comincia a elemosinare ai semafori. Non è abbastanza. Una sera, le vengono fatti indossare abiti succinti. "Vai in strada", sono state le cupe e scarne parole. Costretta a prostituirsi. "Altrimenti ti uccidiamo", è il solito "accompagnamento".
FINE DELL'INCUBO - E' troppo. Sara riesce a fuggire ai due aguzzini, approfittando di un loro attimo di distrazione. Scappa dalla casa, con l'aiuto di una ragazza conosciuta nei giorni precedenti si fa accompagnare dalla polizia di Sesto, e racconta la sua storia: con gli agenti individua Dragomir e George. La descrizione combacia. Uno dei due ha precedenti con l'accusa di "riduzione in schiavitù". Per loro si spalancano le porte di San Vittore. E per Sara, forse, quelle di una vita migliore.
