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Progetto per la bonifica della falda acquifera cittadina

Roberto Di Stefano, capogruppo di Forza Italia a Sesto San Giovanni, si interroga su quale sia la reale strategia

Roberto Di Stefano, capogruppo consigliare di Forza Italia a Sesto San Giovanni, interpella il sindaco Monica Chittò sulla nuova ipotesi di progetto per la bonifica della falda acquifera cittadina e se ciò sarà direttamente collegato al progetto di produzione di energia calore con la centrale di cogenerazione termica. Dato che a Sesto le attività industriali hanno causato un forte inquinamento con la presenza nel sottosuolo di infiltrazioni di scorie di acciaieria, di fonderia e della fabbricazione di manufatti in gomma, oli minerali, combustibili e di altre tipologie di metalli e diossine, il capogruppo cittadino di Forza Italia desidera conoscere quali sono le proposte in fase di analisi da parte degli uffici tecnici per la realizzazione del sistema di ripulitura della falda e di che portata saranno gli impianti di cogenerazione e in quali siti potrebbero essere collocati dopo che al ministero dell’Ambiente, lo scorso 24 febbraio, il piano originario di bonifica della falda è stato rimesso in discussione.  
 
Dichiara Roberto Di Stefano: “Vogliamo conoscere cosa accadrà in futuro a Sesto perché il consiglio comunale non è mai stato messo al corrente sulle strategie politiche che si vogliono attuare sul territorio considerando l’evidente impatto ambientale e le ricadute che dette scelte potrebbero avere sulla salute dei cittadini. Il livello della falda acquifera a Sesto – continua il capogruppo cittadino di Forza Italia -, si è drasticamente abbassato dall’uso di pozzi industriali da parte della Falck, della Magneti Marelli, della Breda e di altre società industriali presenti sul territorio. In questo scenario gli elementi inquinanti che si sono infiltrati in profondità in questi ultimi decenni stanno iniziando a risalire verso la superficie. Credo che il sindaco Chittò debba fornire informazioni non solo in sede consiliare ma anche agli stessi cittadini sestesi su un nuovo piano di bonifica”.
 
Come è noto il sito di Sesto San Giovanni è stato inserito tra le bonifiche di interesse nazionale (SIN) per agevolare il recupero delle aree dismesse e, nella fattispecie, prendendo in esame le aree Falck, Marelli e Breda per una superficie totale vicina a 1,5 milioni di metri quadrati. Dato che ad oggi gran parte delle aree ex industriali sono interessate da progetti di riconversione urbanistica, con cambiamento della destinazione d’uso a residenza e commercio e, in minima parte, per le attività produttive, Di Stefano chiede al sindaco delucidazioni in merito.

“Qui c’è anche l’inghippo – interviene Di Stefano -. La Regione Lombardia e i proprietari delle aree interessate non condividono affatto le modalità del piano di bonifica che prevede la realizzazione di una “barriera idraulica” perché ciò causerebbe un eccessivo impatto ambientale tant’è che nell’incontro del 24 febbraio scorso al ministero dell’Ambiente, il suddetto piano di bonifica della falda è stato rimesso in discussione. Io vorrei sapere ora, dal nostro Sindaco, se esiste una nuova ipotesi per il progetto di bonifica della falda acquifera e se questo progetto sarà collegato a quello per la produzione di energia e/o calore. In più vorremmo conoscere quali sono le proposte in fase di analisi da parte degli uffici tecnici per la realizzazione del sistema di ripulitura della falda e se queste si avvarranno di impianti di cogenerazione. Dico tutto questo per un semplice motivo – chiude Di Stefano -. Perché il sede consiliare nessuno è stato messo al corrente delle strategie politiche che si vogliono attuare sul territorio dato l’evidente impatto ambientale e le ricadute che dette scelte potrebbero avere sulla salute dei cittadini”.

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