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3 milioni di "bustarelle" per Filippo Penati

Un'accusa di presunte tangeti piomba sull'ex sindaco di Sesto San Giovanni

Una nuova accusa di presunte tangenti è piombata sull'ex sindaco di Sesto San Giovanni Filippo Penati. L'accusatore passa sempre per quel Piero Di Caterina, che a sua detta era uno dei più famosi "finanziatori" del Partito Democratico all'epoca del sistema Sesto.

La dichiarazione di Maria Giulia Limonta - stretta collaboratrice di Di Caterina - riportata dal quotidiano Il Giorno è abbastanza forte: "preparavo io le buste per i politici, secondo le indicazioni di Di Caterina. A Penati e soci in 13 anni sono stati dati circa 3 milioni di euro".

"Facevo quello che mi diceva Di Caterina - ha continuato in aula Limonta - preparavo le buste su cui venivano indicati nomi di battesimo o indicativi della persona. Le ho preparate per Penati, per il sindaco di Segrate Alessandrini, per il geometra Sostaro". 

Filippo Penati, davanti una storia del genere, ha prontamente smentito: "Le donazioni fatte da Di Caterina si riducono a modesti importi fino al solo 2001, nulla a che vedere con le cifre che ho ascoltato in aula, per iniziative politiche sestesi. Non ci sono stati contributi elettorali successivi".

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