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Vigentino Stadera / Via Carlo Bazzi

Ex Galvanica: il comune di Milano inizia la rimozione dell'amianto dai tetti della struttura

Il Comune ha intimato più volte alla proprietà di provvedere alla bonifica e alla messa in sicurezza dell’area, ma inutilmente. Per questo ha avviato una serie di azioni sostitutive

Il Comune di Milano dà il via ai lavori di rimozione dell’amianto nell’area privata della ex Galvanica di via Bazzi, zona sud della città. Verranno rimosse due coperture, di una tettoia l’una e dello stabile dell’ex fabbrica l’altra (350 metri quadrati di amianto in tutto), per un lavoro che durerà circa un mese e per il quale sono stati stanziati circa settantamila euro.

Si tratta di un edificio privato, posto in un’area privata, sul quale l’Amministrazione ha comunque deciso di intervenire per la necessaria bonifica da amianto, in sostituzione del titolare della proprietà.

Amianto in via Bazzi: l'origine della vicenda

La vicenda risale al 2007, quando il titolare dell’attività ormai dismessa da anni, poi condannato penalmente per reato ambientale, riversò nel terreno – tutt’oggi posto sotto sequestro - sostanze inquinanti per la falda acquifera come cromo esavalente e altri metalli. Anche lo stabile, realizzato con tetto in amianto, fu abbandonato a se stesso.

Negli anni il Comune di Milano ha intimato più volte alla proprietà di provvedere alla bonifica, alla pulizia e alla messa in sicurezza dell’area, ma inutilmente. Per questo ha deciso di avviare una serie di azioni sostitutive.

Nell’ottobre scorso è stata condotta un’indagine per verificare la possibile presenza di fibre di amianto aerodisperse all’interno dell’edificio limitrofo di via Bazzi 18, sede del liceo statale Gaetana Agnesi, che da tempo lanciava segnali di allarme all’Amministrazione per il potenziale rischio: l’indagine si è conclusa positivamente per i cittadini, ovvero non è stata rilevata alcuna presenza inquinante di fibre di amianto in atmosfera, e i risultati sono già stati comunicati alla comunità scolastica. A partire dl mese di gennaio, in due diverse battute, si è provveduto alla rimozione dei rifiuti presenti a terra e all'interno degli stabili, e alla pulizia dell'intera zona per permettere l’avvio del cantiere.

La bonifica dei terreni in via Bazzi

Un altro passaggio riguarderà la bonifica dei terreni: per quanto riguarda la falda, è già stato realizzato un intervento di contenimento idraulico con la realizzazione di pozzi di sbarramento, soluzione temporanea costata circa 255mila euro che verrà superata grazie alla bonifica integrale e definitiva del terreno già approvata dalla Giunta.

Infine, i capannoni dismessi verranno demoliti. Quest'ultima fase andrà preventivamente concordata con la Procura della Repubblica del Tribunale di Milano, con cui il Comune sta interagendo per quanto riguarda le azioni nei confronti della proprietà e dei suoi beni.

“La lunga e complessa vicenda di via Bazzi, per molto tempo rimasta in stallo per la difficoltà giuridica di intervenire in una proprietà privata posta sotto sequestro, è finalmente a una svolta – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti -. La messa in sicurezza dell’area è il primo passo per eliminare definitivamente una fonte di degrado per tutto il quartiere; auspichiamo ora che il dialogo con la Procura della Repubblica ci porti al più presto ad una soluzione definitiva che consenta di immaginare un futuro per l’area dell’ex fabbrica”.

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