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Chili di droga tra coca e hashish, due pistole e un revolver: il 'narcos' tradito dai viaggi in taxi

Arrestati due ragazzi. Il tassista è stato sanzionato e la sua patente è stata revocata

Era già monitorato da alcuni giorni ma ovviamente lui non lo sapeva. Così, senza sospettare nulla, per circa cinque ore tra le 17 e le 22 di lunedì, è salito su un taxi e ha cominciato a fare una serie di giri definiti "anomali" dagli investigatori. Tanto che, quando da una delle abitazioni è sceso con uno zainetto, i poliziotti del Commissariato Scalo Romana, sono intervenuti e lo hanno fermato. Bingo. Addosso aveva oltre 3 chili di hashish - 3,2 - e 700 grammi di marijuana. In casa, poi, c'erano le armi e la cocaina.

Armi e droga sequestrati a Milano (Foto S.M.P.)

A finire in manette non è solo il ragazzo, M. P, un pregiudicato italiano di 28 anni già sottoposto a misura di sorveglianza. Con lui è stato arrestato poco dopo un connazionale di 32 anni, E. P., un giovane senza precedenti.

Il pedinamento e gli spostamenti in taxi

Il lungo pedinamento comincia attorno alle 17 in zona Gratosoglio. Gli agenti seguono il 28enne e il suo tassista fino a una traversa di viale Misurata, via Zuara, a Lorenteggio. Qui il giovane scende e va dentro un condominio - mentre il tassista sta fuori ad attenderlo - poi torna in auto e va in via Romeo, nel quartiere di partenza e poi torna a casa. Un giro che pare voler ripetere poco dopo con le medesime modalità. Questa volta però, in via Zuara, viene bloccato mentre in mano ha lo zaino.

La droga e le armi col silenziatore

Oltre alla droga nascosta all'interno, nella tasca dei pantaloni ha due mazzi di chiavi. Uno apre un appartamento proprio in quel civico di via Zuara. Dentro l'abitazione c'è il 32enne in mutande, ovviamente sorpreso di trovarsi davanti gli agenti del commissariato diretto da Francesco Anelli. In casa c'è dell'altro: un chilo e mezzo di cocaina, altri 330 grammi hashish e tre armi da fuoco. Una pistola Zastava con la matricola abrasa e con tanto di silenziatore, un revolver Jager, del quale non era mai stata denunciata la scomparsa, e una pistola di produzione israeliana non censita dalle autorità italiane. L'altro mazzo di chiavi apre l'altro appartemento di via Romeo, ma all'interno non c'è nulla di rilevante, secondo quanto riferito dalla polizia.

Il tassista aveva cocaina: patente sospesa

Anche il "tassista amico" è stato perquisito dai poliziotti. L'uomo, un 47enne italiano, aveva due grammi di cocaina nascosti addosso, nel portafogli. Per questo motivo è stato sanzionato e gli è stata ritirata la patente da guida.

I due giovani 'narcos', invece, sono finiti a San Vittore per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e per il possesso delle armi. Ora le indagini del Commissariato proseguono per capire se queste pistole possano essere state utilizzate per commettere altri reati in città.

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