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Martedì, 23 Aprile 2024
Vigentino via Palmieri

Accusato di una rapina, nega ma ne ammette un'altra. E si giustifica: "Per pagare la coca"

Un 19enne dello Stadera è stato arrestato e poi messo ai domiciliari a casa della sorella

E' stato scarcerato e messo ai domiciliari un ragazzo di 19 anni, M.A., di origine egiziana e residente al quartiere Stadera, che per sua stessa ammissione compie rapine per pagarsi la cocaina e «non gravare sui genitori», per la cronaca una famiglia perbene e rispettabile, immigrati che si danno un gran daffare per vivere dignitosamente. La storia è riferita dal Corriere. Ed è di quelle destinate a creare un certo sconcerto in alcuni. Il 19enne sconterà i domiciliari a casa della sorella maggiore. 

Non si tratta di uno "sconosciuto" alle forze dell'ordine: M.A. ha diversi precedenti tra spaccio di droga, furto e porto d'armi. La polizia aveva la sua foto dentro l'album fotosegnaletico che ha mostrato ad un commerciante di generi alimentari di via Palmieri. Questi, il 18 settembre, aveva subìto un tentativo di rapina a mano armata. Un giovane era entrato nel negozio sfoderando una pistola e tra i due era nata una colluttazione: il rapinatore era quindi scappato via senza prendere alcunché.

La polizia si è recata a casa sua e lui ha "parlato". Non ha affatto ammesso la rapina di via Palmieri, ma invece ha rivelato di essere uno dei due autori di un altro colpo, il 26 settembre, in un tabaccaio di viale Giovanni da Cermenate. E ha raccontato di una nottata insieme all'amico-complice sui Navigli, del consumo di cocaina, del rientro di mattina presto, della scelta di rapinare quel bar gestito da una famiglia cinese perché indicato da altri - in passato - come un bersaglio "facile". Delle nottate fuori casa, in albergo o altrove, e della scelta di rapinare negozi per non pesare sul bilancio della famiglia e potersi permettere la cocaina.

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