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Politica

Il primo Consiglio Comunale di Milano: tra polemiche e proteste contro il fascismo

Vittorio Feltri, neo consigliere di Fratelli d'Italia e noto giornalista e direttore editoriale di Libero, ha spiegato che non firmerà nessuna dichiarazione di antifascismo

Da un lato le proteste e gli slogan contro il fascismo e quei consiglieri che osannano il fascismo in privato - magari senza sapere di essere ripresi da telecamere nascoste - e poi in pubblico si allontanano dalle loro azioni. Dall'altro lato, all'interno di Palazzo Marino, la prima seduta del Consiglio comunale del secondo mandato del sindaco, Giuseppe Sala. È questo il clima in cui si è tenuta l'apertura del Sala bis. Se fuori alcuni gruppi di cittadini (Sentinelli, Verdi, Rifondazione Comunista, e centro sociale Il Cantiere) manifestavano contro la presenza di personaggi vicini all'estrema destra tra i banchi del Consiglio; dentro i consiglieri hanno assicurato che faranno il massimo per rispettare la città e i cittadini che democraticamente gli hanno scelti come rappresentanti.

Il primo "giorno di scuola" al Consiglio Comunale di Milano (foto Melley/MT)

Il caso di Chiara Valcepina, il fascismo e le proteste

Dopo l'inchiesta di Fanpage, il sindaco stesso infatti chiederà a tutti i consiglieri di firmare in una delle prossime sedute del Consiglio comunale la dichiarazione di antifascismo.  In questo senso la consigliera comunale di Fratelli d'Italia, Chiara Valcepina ha detto: "Voglio dire con fermezza che non ho mai accettato finanziamenti irregolari o illeciti per la mia campagna elettorale". Al centro delle polemiche per l'inchiesta sulla Lobby nera, la neo consigliera ha scritto una lettera a Sala: "Confido che la verità verrà a galla nella sua interezza e limpidezza e restituirà l'immagine di me che qualcuno sta cercando di alterare e stravolgere. Il resto lo farò nell'aula di Palazzo Marino, come sempre rispettosa del pluralismo e della dialettica democratica, e fiera di rappresentare i milanesi, ai quali da oggi in poi affido il giudizio sul mio operato al loro servizio". 

Video: le proteste in piazza contro fascisti e fascismo

Il personale 'show' di Feltri in Consiglio a Milano

Vittorio Feltri, neo consigliere di Fratelli d'Italia e noto giornalista e direttore editoriale di Libero, ha spiegato che non firmerà nessuna dichiarazione di antifascismo. "Quando la presenterà, interverrò, intanto non firmerò niente - ha detto ai giornalisti -. Ho una vita di 78 anni che dimostra che ho sempre rispettato la Costituzione, i fascisti non li ho mai combattuti perché non ci sono. Io sono sempre stato contro i totalitarismi, devo dichiararmi in Comune? C'è una vita e tutta la mia attività giornalistica che dimostra che io non sono mai stato favorevole ai totalitarismi, specialmente quelli comunisti, ma non è che quelli fascisti o nazisti mi piacessero. Non l'ho mai detto. Quindi, che stupidaggine. Siamo qui ancora a romperci le palle con i totalitarismi, con l'antifascismo. Se il saluto è romano non è fascista, perché i romani c'erano già duemila anni fa".

Feltri: "Me ne sbatto i cogli..i dei fascisisti". Video

Elena Buscemi è la presidente del Consiglio

La prima donna da 30 anni a questa parte, la consigliera del Partito democratico Elena Buscemi è stata eletta presidente del Consiglio comunale di Milano con 35 voti nel corso della prima seduta in aula. "Ricoprire questo ruolo comporta un grande carico di emozione e di responsabilità che richiede il rispetto dei valori e dei principi democratici, che chiunque rappresenta le istituzioni deve mantenere. Sono certa - ha detto la neo eletta presidente del Consiglio comunale che ha ricoperto il ruolo di vice presidente nella scorsa legislatura - che questo Consiglio con molti nuovi entrati e giovani e ancora più donne saprà essere all'altezza delle sfide che ci attendono".

Proteste fuori dal Consiglio Comunale di Milano (Foto Melley)

Il sindaco Sala: "Milano è laboratorio politico"

"Milano ha confermato il suo ruolo di laboratorio politico", a parlare così è il sindaco Sala. "La nostra città - ha detto il primo cittadino - ha scelto accelerare trasformazione verso sostenibilità. Il 57% dei milanesi ha sostenuto un programma e quel programma mira a proiettare la città generando ripresa sana e giusta dopo la crisi del covid". Sala, all'inizio del suo secondo mandato, ha sostenuto che la politica deve ragionare sull'elevato astensionismo che ha caratterizzato le ultime elezioni. "Necessario capirne l'origine. Voto milanese dimostrato che non si trova tra quelli che mi hanno sostenuto, aumentati di quasi il 20%". 

"Milano interpreta il suo futuro per generare crescita economica e inclusione. L'Europa - per il Sala - ha creato una enorme opportunità di trasformazione per la città, con risorse senza precedenti per rispondere alla crisi post pandemica per una rivoluzione ecologica e digitale. Ma la gestione dei fondi del Pnrr non sarà semplice: si dovrà respingere ogni tentativo di infiltrazione mafiosa e corruzione. Rispetto delle regole, indipendenza e competenza nella gestione dei fondi. I finanziamenti europei saranno una leva fondamentale".

Bernardo: "Firmerò il documento di Sala sul fascismo"

"La città a 15 minuti - ha sostenuto il sindaco - è la prospettiva più promettente per diventare una Milano più semplice per i cittadini, con servizi sempre più vicini, più sicura e controllata. Gli scali ferroviari uniranno quartieri ora separati e contribuiranno all'incremento del verde. Una Milano dei quartieri comporta la valorizzazione delle deleghe ai municipi. Il trasporto pubblico valicherà sempre più i confini urbani. Si realizzerà la circle-line ferroviaria finanziata anche con la riqualificazione degli scali. L'ecologismo - per il sindaco - è una grande occasione di generazione del lavoro. La città sarà sempre più connessa per stare al passo con una comunità operosa riducendo gli spostamenti e lo smog. La mobilità sostenibile interna - ha promesso Sala - si avrà con l'elettrificazione dei bus e zone a 30 kmh". 

Bernardo: "Milano torni a produrre ricchezza"

Durante la prima seduta ha preso la parola anche Luca Bernardo, principale sfidante di Sala alle Amministrative. "Lavoreremo perché Milano torni a produrre ricchezza. In campagna elettorale - ha ricordato - abbiamo girato le periferie e incontrato spesso persone sole, abbandonate. Occorre ascoltare bisogni dei fragili, anziani, giovani, donne. Daremo il nostro contributo per prenderci insieme cura di Milano".

"Dovremo al più presto - si è augurato Bernardo - velocizzare la digitalizzazione della macchina amministrativa, formando e valorizzando il capitale umano. Promuovere il dialogo tra il mondo economico e quello universitario e potenziare le nostre istituzioni culturali. Contribuire a creare una nuova visione andando a recuperare chi non è andato a votare. Sulla sfida ambientale, priorità anche per noi, occorre anche qui ascoltare le esigenze di tutti, senza sottovalutare la sicurezza. Non saremo favorevoli alle ciclabili costruite secondo un progetto nottetempo. Milano deve essere un luogo nel quale non si deve temere per la propria incolumità fisica". 

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