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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

"La curva dei contagi potrebbe risalire, ma il virus ha i giorni contati"

Lo sostiene Emanuele Catena, primario di Terapia intensiva dell'ospedale Sacco di Milano

La curva dei contagi potrebbe risalire dopo le riaperture scattate il 26 aprile. Lo sostiene Emanuele Catena, primario di Terapia intensiva dell'ospedale Sacco di Milano, che nella mattinata di giovedì 29 aprile è intervenuto a 'Buongiorno' su Sky Tg24. "Secondo me, il periodo tra fine maggio e i primi 15 giorni di giugno sarà il più delicato. Pagheremo probabilmente le conseguenze di queste riaperture, giustificate, ma sicuramente precoci rispetto ai dati epidemiologici".

L'esperto ha sottolineato che per il momento le persone vaccinate non sono così tante da poter arginare la risalita. "Non so dire, se questo si verificherà, quale sarà la reale pressione sugli ospedali e soprattutto sulle terapie intensive — ha aggiunto il primario — Comunque ritengo che sarà un evento probabile più che possibile". In merito all'ipotesi di un quarta ondata, "non me la sento più di parlare di ondate, ma di oscillazioni intorno a un valore — ha puntualizzato Catena —. Anche perché abbiamo visto che negli ultimi mesi i casi scendono, ma non sono mai andati a zero. Ma alla fine il coronavirus ha i giorni contati e la pressione vaccinale avrà il sopravvento".

Adesso la fascia più a rischio è quella tra i 50 e i 70 anni

"Ci siamo resi conto che le varianti (di Sars-CoV-2, ndr) soprattutto quella inglese, sono molto diffusive, sono molto cattive e più letali — ha precisato Catena —. In terapia intensiva ce ne rendiamo conto ogni giorno. Le manifestazioni della malattia sono molto severe anche in soggetti di fascia d'età 50-70 anni, quindi relativamente molto giovani"

"Da qui in avanti, fin quando la pressione vaccinale non riuscirà a controllare la situazione — ha puntualizzato Catena — la fascia età più a rischio sarà proprio quella 50-70, perché gli anziani e i fragili li stiamo vaccinando". "È anche vero che ritmo vaccinazione è aumentato — ha osservato l'esperto — e mi aspetto a medio e lungo termine che questo incubo della pandemia venga controllato efficacemente".

La situazione in Lombardia

Sta lentamente scendendo la pressione sugli ospedali della Lombardia. Nelle strutture sanitarie — secondo l'ultimo bollettino di mercoledì 28 aprile — ci sono 4.282 malati di covid, 575 in terapia intensiva, 3707 nei reparti, praticamente -119 in meno rispetto a martedì.

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