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Venerdì, 19 Aprile 2024
Metro e bus

Confermato lo sciopero dei mezzi Atm: metro e bus a rischio

Sono diversi i motivi che hanno indotto i sindacati a proclamare lo sciopero: ecco le ragioni della protesta

Quella di venerdì 27 gennaio sarà la giornata dello sciopero dei mezzi a Milano, la prima vera protesta dei lavoratori del trasporto pubblico del 2023. All'ombra della Madonnina sono a rischio metro, tram e bus, anche se tutto dipenderà dall'effettiva adesione del personale alla manifestazione.

Gli orari dello sciopero di venerdì 27

L'agitazione è stata proclamata dalla sigla sindacale Ost A.L Cobas. Il portale dedicato agli scioperi del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ne ha dato notizia a metà gennaio mentre l'Azienda trasporti milanesi ha messo in guardia i passeggeri lunedì 23 gennaio, quando sul sito Atm hanno pubblicato altre informazioni relative allo sciopero con gli orari e le motivazioni. "Venerdì 27 gennaio il sindacato Al Cobas ha proclamato uno sciopero che potrebbe avere conseguenze sulle nostre linee dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio", ha scritto l'azienda.

Perché c'è sciopero dei mezzi Atm

La protesta, continua Atm, è stata indetta "contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo Atm e per la reinternalizzazione dei servizi di Tpl in appalto e/o subappalto; contro il progetto “Milano Next”, per la trasformazione di Atm S.p.A. in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità; per la riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione  della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; per la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti; per la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi; per la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d’assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale; per l’aumento di 150 euro netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; per ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario". 

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