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Come prenotare vaccino per un anziano over 80 in Lombardia e Milano: cosa serve

Dal 15 febbraio è iniziata la campagna di adesione e prenotazione per le persone più a rischio; dal 18 febbraio si parte con le somministrazioni. Può prenotare anche un famigliare: ecco cosa serve

Lunedì 15 febbraio 2021 è partita la campagna di vaccinazione anti-covid per gli over 80 in Lombardia. Saranno coinvolte 726mila persone. Si tratta del primo e importante troncone di popolazione a rischio e non legata alle professioni sanitarie o ospite delle case di riposo. A oggi, in Lombardia, sono state vaccinate circa mezzo milione di persone. L'obbiettivo della giunta regionale è completare l'intera popolazione residente adulta entro giugno. 

Come prenotare la vaccinazione per un anziano over 80

La Regione Lombardia ha istituito diversi canali per la vaccinazione. Chiunque è nato prima del 1941 (compreso) può manifestare la propria adesione alla vaccinazione anti covid-19 collegandosi alla piattaforma dedicata vaccinazionicovid.servizirl.it. Possono prenotare anche famigliari o tutori nel caso di persone non autosufficienti.

Le somministrazioni del vaccino per gli over 80 cominceranno a partire dal 18 febbraio 2021.

Per la richiesta della vaccinazione è necessario avere a portata di mano:

  • la Tessere Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi del soggetto da vaccinare
  • il Numero di cellulare / Telefono fisso

Possono inserire la richiesta anche i familiari e i caregiver della persona da vaccinare, purché muniti dei dati sopra richiesti.

In alternativa possono fornire supporto per l’inserimento dei dati:

  • il Medico di Medicina Generale che resta il riferimento clinico e sanitario principale a cui fare riferimento
  • la rete delle farmacie

L’adesione alla campagna vaccinale prevede due fasi distinte:

Adesione alla vaccinazione

In questa prima fase è richiesto al cittadino l’inserimento dei propri dati. Per verificare che il numero di cellulare inserito sia corretto il Sistema invia all’utente un SMS contenente un codice di verifica per la sua validazione. Nel caso in cui il cittadino sia sprovvisto di un numero di cellulare è possibile inserire un numero di telefono fisso. Per proseguire con la richiesta è necessario esprimere la volontà di aderire alla campagna vaccinale anti Covid-19. Al termine della procedura il sistema genera una ricevuta contenente il numero di richiesta adesione e un riepilogo dei dati forniti.

Prenotazione dell’appuntamento

Successivamente alla fase di adesione, il cittadino riceve un SMS (o una telefonata se è stato inserito nella piattaforma un numero fisso), in cui vengono fornite le indicazioni dell’appuntamento. Al momento non è prevista la possibilità di modificare data, ora e luogo della somministrazione. Qualche giorno prima della vaccinazione, un SMS ricorda al cittadino l’appuntamento fissato. Per ottenere una migliore protezione dal coronavirus occorrono due dosi di vaccino. L’appuntamento per la seconda dose viene comunicato contestualmente alla somministrazione della prima dose.

Il cronoprogramma

Da giovedì 18 febbraio 18.000 somministrazioni; dal 22 febbraio 54.000; dal 1 marzo, 108.000; dall’8 marzo 138.00. a partire poi dal 15 marzo, 138.000; dal 22 marzo, 138.000; dal 29 marzo, 132.000. Dopo un intervallo di 21 giorni inizierà quindi la somministrazione della seconda dose.

I vaccini Pfizer proprio in virtù delle caratteristiche di conservazione (catena del freddo) saranno somministrati dai centri vaccinali di Ats e Asst. Così come si è proceduto per i soggetti della fase ‘1’ (operatori sanitari e amministrativi delle strutture ospedaliere pubbliche e private, ospiti e personale Rsa); quelli Moderna, più gestibili, potranno quindi essere utilizzati per i soggetti ‘allettati’ che saranno raggiunti direttamente al domicilio attraverso l’impiego di Usca, medici di famiglia o dell’Esercito. Entro la settimana dell’8 marzo è poi prevista la conclusione della fase ‘1’. Essa ha riguardato i 210.000 operatori di Ats, Asst, ospedali privati , ospiti e personale Rsa. Entro quella del 29 marzo si chiuderà invece quella ‘1 bis’ che coinvolge persone over 55 fragili e con patologie e over 55 tra operatori della rete sanitaria extra-ospedaliera, quelli della rete territoriale(es. degenze di comunità, strutture dell’area della salute mentale etc.), sistema sociale (es Comunità educative), rimanenti professionisti distinti per ciascun ordine delle professioni sanitarie, in tutto 117.000 .

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