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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus in Lombardia, + 941 positivi e 231 morti. Fabrizio Sala: "Ancora troppi decessi"

L'aggiornamento di giovedì 16 aprile sull'emergenza sanitaria in corso

Continua la lotta al coronavirus a Milano e in Lombardia dove al 16 aprile su un totale di 10.706 tamponi effettuati sono state trovate positive 941 persone (nella giornata di mercoledì erano state trovate positive 827 persone a fronte di 6.828 tamponi). Il totale dei contagi in Regione sale a 63.094. I nuovi decessi sono 231 (per un totale stimato di 11.608).

Diminuiscono invece di 42 unità i ricoveri in terapia intensiva (arrivando a 1.032) e in altri reparti, -687 (11.356). Aumentano, sempre per fortuna, i dimessi, che sono +1439 (per un totale di 30.098). Ad annunciarlo nella diretta di aggiornamento sulla crisi sanitaria il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, che ha sottolineato come i decessi siano ancora tanti. 

coronavirus 16 aprile

I dati di Milano

Nella città metropolitana si registrano + 277 casi nelle ultime 24 ore, per un totale di 14 952 persone positive al Covid dall'inizio dell'emergenza, di cui 6.160 in città, +102. "Dobbiamo renderci conto - ha detto Sala - che siamo ancora nella fase 1. Certo ci sono meno ricoveri, ma i decessi sono ancora troppi ed è necessario rispettare le regole il più possibile se vogliamo superare questa emergenza".

In numeri delle altre province

Questi i numeri provincia per provincia: Bergamo 10.518 (+46); Brescia 11.355 (+168); Como 2.233 (+79); Cremona 5.273 (+71); Lecco 1.986 (+4); Lodi 2.626 (+39); Monza e Brianza 3.932 (+54); Mantova 2.691 (+36); Pavia 3.390 (+74); Sondrio 864 (+5); Varese 1.953 (+69).

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Due nuove ordinanze di tipo economico

"Stiamo approvando una serie di delibere per venire incontro a questa emergenza  - ha dichiaratoSala -. Una prima ordinanza prevede lo stanziamento di 7,5 milioni per credito alle medie, piccole e micro imprese. Una seconda, denominata 'Genius', sempre per questo tipo di attività, dice che chi ha avuto un contributo per un progetto ha i termini congelati per l'attuazione della fase".

Venerdì 17 in Regione ci sarà un appuntamento intitolato 'Verso la nuova normalità', che ragionerà sulle modalità di ripartenza in vista del 4 maggio. A partecipare - ha annunciato Sala - saranno università, sindacati, attività produttive e forze politiche. 

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"Leggo stupito e molto amareggiato gli articoli che appaiano in questi giorni su importanti giornali. Assisto poi disgustato a molteplici azioni di gigantesca deformazione della realtà e di sciacallaggio politico e mediatico. Dal 20 febbraio viviamo la più grande emergenza sanitaria che la Lombardia abbia mai vissuto. Nel mio ruolo di Assessore al Welfare dal primo momento ho dedicato tutto le mie forze, le mie capacità, le mie energie fisiche e psichiche a fronteggiarla e a combatterla", sottolinea l'esponente della giunta Fontana.

Le regole della riapertura lenta

Il 4 maggio i lombardi finiranno - almeno in parte - la quarantena. È questa la data annunciata ufficialmente dalla Regione per dare il via a una 'riapertura lenta', che prevederà un orario scaglionato per uffici, aziende e, in seguito, anche per scuole e università. L'obiettivo - ha chiarito la giunta - è quello di evitare il sovraffollamento sui mezzi pubblici.

"Dal 4 maggio - si legge in una nota del Pirellone - la Regione chiederà al Governo di dare il via libera alle attività produttive nel rispetto delle 'Quattro D': Distanza, un metro di sicurezza tra le persone, Dispositivi, ovvero obbligo di mascherina per tutti, Digitalizzazione, obbligo di smart working per le attività che lo possono prevedere, e Diagnosi, dal 21 aprile inizieranno i test sierologici grazie agli studi in collaborazione con il San Matteo di Pavia".

L'ipotesi, ha annunciato Fontana, è che le attività lavorative possano essere organizzate su sette giorni invece che su cinque, scaglionando gli orari per evitare affollamento nelle ore di punta sui mezzi pubblici.

L'aspra critica del sindaco di Milano 

 "Fino a settimana scorsa la Regione mi chiedeva un'ulteriore stretta su Milano perché la situazione era molto preoccupante. Mercoledì la Regione annuncia una riapertura. Cosa è successo?". Lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala nel suo video messaggio quotidiano, chiedendosi cosa sia cambiato e se sia davvero possibile "aprire a suon di slogan, perché questo sono le quattro d". Il sindaco di Milano, nel frattempo, è stato eletto presidente della "Global Mayors Covid-19 Recovery Task Force” (la Task Force dei Sindaci del mondo per la ripresa post Covid-19) della rete C40 Cities.

Il viceministro frena: "Riaprire? Un errore"

Critico sulla decisione di porre fine al lockdown all'inizio di maggio il viceministro allo Sviluppo Economico, Stefano Buffagni, che ha dichiarato: "La richiesta della Regione Lombardia di avere il via libera alle attività produttive a partire dal 4 maggio è un errore. Da sempre Attilio Fontana ha sostenuto una linea rigorosa e fortemente restrittiva e invece ora sorprendentemente, decide (non si comprende sulla base di quali dati) di aprire. Andare in ordine sparso rischia di alimentare confusione nei cittadini e nelle imprese che invece esigono chiarezza. Sostituirei le D della Regione con quattro C: calma, coerenza, coscienza e criterio".

Coronavirus, occhi puntati sulle carceri

Alcuni detenuti di San Vittore hanno presentato un esposto per denunciare la situazione di rischio focolai nel carcere, preoccupazione che è condivisa anche dai rappresentati sindacali della polizia penitenziaria. I garante dei detenuti e la Commissione Regionale carceri hanno lanciato l'allarme su questo contesto considerato al limite, che sarebbe da monitorare molto attentamente.

Lettera dell'assessore al Turismo: bonus vacanze

Sul fronte dell'economia, si pensa anche al turismo. Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, ha voluto scrivere in una lettera indirizzata al ministro Dario Franceschini e al Sottosegretario Lorenza Bonaccorsi. Una serie di proposte ed iniziative condivise con i componenti della Commissione Speciale Turismo e Industria Alberghiera della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome.

Le soluzioni per Lara Magoni ci sono e devono essere prese in maniera urgente: "Servono interventi shock come la previsione di liquidità immediata e la creazione di una vera e propria task force nazionale ed europea dedicata al turismo. Vanno pianificati investimenti nella formazione digitale, nell'infrastrutturazione e nella programmazione promozionale sul mercato interno ed estero, anche attraverso misure di detraibilità fiscale a beneficio dei viaggiatori".

Cantieri M4, test sierologici per creare squadre di operai immuni

Test sierologici per i lavoratori della M4 - e non solo - per creare una mappa del possibile contagio e per "costruire delle squadre che siano immuni facilitando il lavoro". È quanto ha annunciato l'assessore a Mobilità e Lavori pubblici, Marco Granelli in commissione a Palazzo Marino, spiegando come per realizzare il piano sia necessario un accordo tra Comune, Regione e Ats sarebbe quello di effettuare i tamponi. 

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