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L'idea

Sala vuole recuperare le periferie col rap

Secondo il sindaco la musica può fare da collante e aiutare i giovani a superare le situazioni di disagio

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala vuole recuperare i giovani delle periferie difficili utilizzando la musica e, in particolare, il rap. L'idea è stata avanzata nel pomeriggio di lunedì 10 gennaio durante la presentazione del libro "Ero un bullo" che racconta la storia di Daniel Zaccaro, giovane ex-detenuto ora educatore della comunità Kayròs a Vimodrone.

"Se San Siro è un problema, la prima responsabilità di chi è? Nostra, perché è una zona dove ad esempio non ci sono luoghi di aggregazione, quindi questo sforzo deve andare avanti", ha spiegato Sala. "La musica - ha puntualizzato il primo cittadino - è fondamentale in questo processo di integrazione e aggregazione, perché è un sistema unificante in tanti quartieri. A me interessa il rap perché quando ero ragazzino ascoltavo l'hip hop, una musica che arrivava da New York o Miami. Oggi questo tipo di nuovo hip hop (che sarebbe il rap, ndr) arriva dai nostri quartieri e quindi è fondamentale".

"Cerco di stare vicino a chi fa questo tipo di musica a Milano è perché ho capito che se voglio parlare a chi vive nei quartieri e ha quell'età, avendo loro (i rapper, ndr) come alleati divento più credibile anche io. La politica può fare il 10 per cento nella risoluzione dei problemi, ha bisogno di aiuto", ha aggiunto Sala ricordando anche le polemiche che suscitò il suo incontro a Palazzo Marino con i due rapper di San Siro Rondo Da Sosa e Sacky.

"Se noi non facciamo uno sforzo genuino per capire ci affidiamo ai luoghi comuni e nascono le categorie buoni-cattivi, recuperabili-irrecuperabili", ha concluso Sala.

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