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Giovedì, 25 Aprile 2024
La situazione

Quando tornerà la pioggia a Milano?

Per il momento non si vedono precipitazioni all'orizzonte, tutto colpa di un anticiclone che tiene lontane le perturbazioni atlantiche

A Milano non piove praticamente più. Il 2022 è iniziato da 75 giorni e quelli bagnati dalla pioggia sono stati solo 5. L'ultima precipitazione risale quasi a un mese fa (il 19 febbraio) e la situazione non è destinata a cambiare tanto rapidamente, anzi. "Purtroppo non si intravedono ancora piogge sostanziali nei prossimi 8-10 giorni. C'è il concreto rischio che anche marzo possa chiudersi in pesante siccità senza piogge significative", ha detto il meteorologo di 3Bmeteo, Edoardo Ferrara, interpellato da MilanoToday.

La causa di questa siccità è un anticiclone anomalo in blocco da dicembre sull'Europa occidentale che sbarra la strada delle piovose perturbazioni atlantiche sul Nord Italia. "I fronti sono costretti a passare sul Nord Europa per poi ripiegare verso quella orientale - ha puntualizzato Ferrara -. La coda dei fronti riesce così periodicamente a produrre precipitazioni al Centrosud, specie lato Adriatico, e sporadicamente sul Nordest, ma il Nordovest rimane sempre a secco, complice anche lo sbarramento delle Alpi".

Meno piogge e meno neve e a soffrire è un intero sistema. Alla fine di febbraio, secondo quanto comunicato da Arpa Lombardia, le riserve idriche costituite dall’acqua contenuta nei grandi laghi e negli invasi artificiali (e neve), erano il 53,5 per cento in meno rispetto alla media del periodo tra il 2006 e il 2020. Se nelle prossime settimane non arriveranno precipitazioni in grado di riempire gli invasi (secondo i dati Arpa il manto nevoso sulle montagne è inferiore del 64,8% rispetto alla media degli anni scorsi) la siccità potrebbe intaccare la produzione degli impianti idroelettrici. Tradotto? Potrebbe essere a rischio la produzione di una quota di energia da qui fino al prossimo autunno.

Energia elettrica ma non solo. La siccità rischia di compromettere anche la stagione agricola ormai alle porte. Il livello del Lago Maggiore - riserva che alimenta Naviglio Grande, Bereguardo, Pavese e Canale Villoresi, i canali che dissetano i campi dell'hinterland di Milano - è 7 centimetri sopra lo zero idrometrico, praticamente 53 centimetri sotto la media del periodo. Manca letteralmente una montagna di acqua, più precisamente 106 miliardi di litri, stando all'equazione legata al Verbano che vede 1 centimetro uguale a 2 miliardi di litri. "Laddove non si verificassero con l'avvio della stagione irrigua precipitazioni sufficienti, potrebbero prospettarsi significative riduzioni alle derivazioni", ha fatto sapere il Consorzio Est Ticino-Villoresi, ente che gestisce le acque dei grandi canali. Tradotto? Potrebbe esserci meno acqua per i campi.

"Le decisioni assunte in merito alla regolazione irrigua della rete consortile, in condizioni di severità idrica, sono tempestivamente comunicate agli utenti, alle associazioni di categoria", puntualizzano dall'ente. Le colture, tuttavia, non dovrebbero restare totalmente a secco: a seconda del grado di criticità è prevista una ripartizione delle riserve idriche derivate dai canali principali. La speranza è una sola: serve acqua e ne serve tanta, ma non tutta insieme. Dopo tutte queste giornate di sole e vento servirebbe una bella settimana di pioggia.

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