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Milano, riapre l'ospedale in fiera: ricoverati primi 4 pazienti, tutti non vaccinati

L'obiettivo dei trasferimenti, ha detto il presidente lombardo, Attilio Fontana, "è tenere più libere le rianimazioni dei singoli ospedali"

L'ospedale in fiera riapre venerdì 14 gennaio. Obiettivo tenere liberi i reparti di terapia intensiva dei singoli ospedali, come sottolineato dal governatore lombardo Attilio Fontana.

Il nosocomio, ha spiegato il presidente della Regione, "verrà riaperto oggi per cercare di tenere più libere le rianimazioni dei singoli ospedali che devono poter svolgere il proprio lavoro" e "appena ci sarà la necessità diventerà efficace".

Nei giorni scorsi Palazzo Lombardia aveva chiesto al Policlinico di allestire i primi posti che accoglieranno i pazienti in gravi condizioni a causa del covid. Costruito in piena emergenza sanitaria, nella primavera 2020, l'ospedale in fiera era stato chiuso lo scorso giugno rimanendo comunque disponibile per futuri picchi pandemici.

Al momento, spiegano dal Policlinico di Milano, all'interno dell'ospedale in fiera sono stati riattivati due moduli da 15 letti ciascuno, per un totale di 30 disponibili. Alle 12.30 è stato ricoverato il primo paziente. Nel pomeriggio, poi, ne sono arrivati altri tre. I primi quattro ricoverati, due uomini e due donne, sessantenni e settantenni, provengono uno da Milano e tre da altre province lombarde. Trasportati tre in ambulanza e uno in elicottero, sono tutti non vaccinati.

Medici e infermieri all'interno dell'ospedale in fiera provengono, oltre che dal Policlinico (che coordina le attività e fornisce il resto del personale), anche dal Niguarda. Qualora il numero di ricoveri dovesse aumentare, potrebbero arrivare anche i sanitari di altre sette strutture del territorio, come peraltro già avvenuto in passato. A coordinare il trasferimento dei pazienti dalle terapie intensive di tutta la Lombardia è la direzione generale Welfare della Regione, che si occuperà anche di monitorare attentamente la situazione e, qualora ve ne fosse la necessità, riattivare, in anticipo, altri moduli.

Sempre dal 14 gennaio, inoltre, la Regione ha annunciato di voler applicare una nuova distinzione tra quei pazienti che vengono ricoverati negli ospedali per una patologia covid dipendente (polmoniti e gravi insufficienze respiratorie) e quelli che, invece, accedono alle strutture sanitarie per altre patologie e poi risultano positivi al virus. Questa precisazione, hanno detto da Palazzo Lombardia, servirebbe a "dare una rappresentazione più realistica e oggettiva della pressione sugli ospedali causata dal covid".

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