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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Treno fermo senz'aria condizionata, scendono: ora rischiano la maxi multa

Sanzione da 516 euro forse in arrivo per i pendolari scesi dal treno per evitare malori durante il fermo. Ma chi era a bordo minaccia di controdenunciare Trenord

Il gesto di scendere dal treno potrebbe rischiare caro, carissimo, ai passeggeri del convoglio della linea S6 Novara-Treviglio che mercoledì mattina è rimasto bloccato un'ora e mezza tra Pregnana Milanese e Rho, dalle nove alle dieci e mezza. Trenord non ha ancora emesso multe ma sarebbe pronta a irrorare sanzioni per 516 euro.

E' infatti vietato scendere da un treno: potrebbe essere pericoloso. La presenza delle persone a terra ha poi (secondo Trenord) rallentato le operazioni di riparazione del guasto. Alcuni dei passeggeri hanno imboccato il sentiero che costeggia i binari, e che solitamente viene utilizzato dagli operai che si occupano di manutenzione, per raggiungere a piedi la stazione di Rho, dove sono stati identificati dalla polizia ferroviaria. Sono loro a rischiare la maxi multa.

Il treno è poi ripartito (trainato da un altro convoglio) pochi minuti dopo le dieci e mezza. La presenza delle persone sulla massicciata ha obbligato Trenord a interrompere la circolazione sulla linea S6. La versione dei pendolari parla di aria condizionata malfunzionante, caldo torrido all'interno delle carrozze, malori per due passeggere che, effettivamente, sono state soccorse a Rho una volta che il convoglio è arrivato. E - nonostante i ferrovieri abbiano acconsentito ad aprire i finestrini - alcuni passeggeri non se la sono sentita di restare "imprigionati" dentro il treno. 

I pendolari, giovedì mattina, non ci stanno però a passare per gli unici "colpevoli" e soprattutto non ci stanno alla minaccia della sanzione. E alcuni di loro stanno pensando di sporgere denuncia per mancato primo soccorso, magari attraverso un'associazione di consumatori. Il comitato dei pendolari, poi, in un duro comunicato stampa smentisce quanto dichiarato da Trenord, cioè che l'aria condizionata fosse "funzionante", ma soprattutto che alcuni passeggeri avessero "indebitamente forzato le porte", mentre pare acclarato che la capotreno abbia fornito brugole e istruzioni ai passeggeri chiedendo loro, però, di non scendere.

"E' offensivo e inaccettabile - continua il comunicato - che l'azienda nasconda la lentezza nei soccorsi, la cancellazione della corsa precedente (che ha "riempito" oltremodo di pendolari quel treno, n.d.r.), un locomotore guasto e un impianto di condizionamento non funzionante dietro ad un presunto illecito dei viaggiatori".

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