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L'operazione

Due ospedali di Milano hanno salvato un bambino di 3 mesi

Era affetto dalla nascita da iperinsulinismo congenito: crisi glicemiche che gli avrebbero potuto impedire un normale sviluppo neuromotorio e avrebbero anche potuto mettere a rischio la sua vita. Salvato da un'equipe di due ospedali

Intervento record e risolutivo su un neonato, operato a Milano a soli 3 mesi di vita per una rara malattia genetica al pancreas che, fin dalla nascita, gli aveva causato crisi ipoglicemiche rischiose per lo sviluppo neuromotorio, che lo avevano posto anche in pericolo di vita. Il successo dell'operazione, effettuata nei primi giorni di giugno, è stato ora comunicato dagli ospedali San Raffaele e Policlinico, che hanno fatto squadra per salvare il bambino, nato con iperinsulinismo congenito, una patologia che affligge un bambino ogni 50mila.

Il bambino è stato preso in carico dal team di neonatologi e pediatri endocrinologi del San Raffaele, guidati da Graziano Barera, e curato da una squadra multidisciplinari con la collaborazione tra la chirurgia pancreatica sempre del San Raffaele, diretta da Massimo Falconi, e la chirurgia pediatrica del Policlinico, diretta da Ernesto Leva. I medici hanno rimosso la porzione malfunzionante del pancreas. Poche ore dopo l'operazione, il pancreas funzionava regolarmente. Secondo quanto spiegano i sanitari, il bimbo "sta bene, è stato dimesso pochi giorni dopo, non ha più avuto crisi ipoglicemiche e non avrà bisogno di alcuna terapia medica".

"Alle prime manifestazioni di tale malattia è fondamentale procedere con sollecitudine alla diagnosi e all'identificazione della forma specifica di iperinsulinismo, attraverso analisi del sangue, TAC-PET e analisi genetica, per individuare la strategia terapeutica migliore, prevenire il danno cerebrale e garantire una migliore qualità di vita", dichiara Roberta Pajno, pediatra endocrinologa che, insieme al primario Barera, ha coordinato il piano terapeutico e seguito il bambino nella delicata preparazione all'intervento e nel follow-up. 

3 ore di intervento

L'intervento, durato circa 3 ore, è stato condotto in anestesia generale da Stefano Partelli e Nicolò Pecorelli, chirurghi dell'unità di chirurgia del pancreas e dei trapianti del San Raffaele, insieme a Ernesto Leva, direttore di chirurgia pediatrica del Policlinico. La rimozione della coda del pancreas (pancreasectomia distale) in un neonato è un intervento raro e delicato, viste le possibili complicanze. La collaborazione tra le due equipe ha consentito di combinare le competenze nelle rispettive discipline.

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