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Divieto di spostamento tra le regioni: potrebbe terminare a metà maggio

Si discute sulla data della riapertura

Fino a quando saranno vietati gli spostamenti tra una regione e l'altra, eccetto ovviamente che per casi di necessità, salute o lavoro? Il governo è orientato, come si sa, a favorire le vere riaperture a partire dal mese di maggio, non prima, anche se all'interno del governo c'è chi preme per affrettare questo termine, soprattutto tra i ministri di centrodestra come Massimo Garavaglia (turismo, Lega) o Mariastella Gelmini (affari regionali, Forza Italia).

E' quasi certo, comunque, che non sarà l'inizio di maggio il momento in cui i confini regionali torneranno a poter essere varcati. I sindaci dei comuni di confine, come è naturale, chiedono che si faccia presto anche su questo fronte, ma il governo tenderà sicuramente a dare il via libera dopo le prime parziali riaperture. Si parla di metà maggio come orizzonte temporale più probabile. 

Cautela e richieste

La ministra Gelmini ha commentato che il cronoprogramma delle riaperture potrebbe essere definito già entro questa settimana, ma ha comunque promesso cautela "per evitare di commettere errori e dover richiudere". In precedenza si era anche parlato del 2 giugno (festa della Repubblica) come della data simbolica della riapertura a livello nazionale, ma è probabile che alcune aperture vengano anticipate e, tra queste, vi sia anche quella dello spostamento interregionale. 

Lo chiede il comparto turistico, secondo cui il "balletto" tra zone rosse, arancioni e gialle, oltre al divieto di spostamento tra regioni, non fa bene alle prenotazioni delle vacanze; e secondo cui il 2 giugno è un termine troppo in là nel tempo, visto che Paesi "concorrenti" come la Grecia hanno già deciso che la riapertura sarà sancita a metà maggio.

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