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Netflix ha ambientato una serie tv a Milano

Si chiama Zero e parla di un ragazzo nato e cresciuto nella periferia della città

È ambientata in un quartiere della periferia di Milano Zero, la nuova serie tv di Netflix che ha come protagonista Omar, un giovane nato e cresciuto all'ombra della Madonnina ma che non viene considerato italiano da molti; una serie ispirata liberamente al romanzo di Antonio Dikele Distefano Non ho mai avuto la mia età che sarà disponibile in streaming dal 21 aprile.

La serie — otto puntate da 20 minuti ciascuna — è prodotta da Fabula Pictures con la partecipazione di Red Joint Film ed è diretta da Paola Randi, Ivan Silvestrini, Margherita Ferri e Mohamed Hossameldin. Zero racconta la storia di un timido ragazzo (Giuseppe Dave Seke, al suo debutto assoluto) con uno straordinario superpotere, diventare invisibile. Non un supereroe, ma un eroe moderno che impara a conoscere i suoi poteri quando il Barrio, il quartiere della periferia milanese da dove voleva scappare, si trova in pericolo. Zero dovrà indossare gli scomodi panni di eroe, suo malgrado e, nella sua avventura, scoprirà l’amicizia di Sharif, Inno, Momo e Sara, e forse anche l’amore.

Zero, la recensione della nuova serie tv di Netflix

Tra ragazzi di strada, superpoteri, differenze culturali e tutta la scena musicale rap/trap contemporanea, Zero trascina l'ascoltatore in un quartiere lontano dall'immagine stereotipata di Milano, anzi: porta a vederla con gli occhi di quelli che di solito guardano il mondo dal basso. Tema costante della serie è quello dell'emarginazione, del ritenersi invisibili, del sentirsi diversi ma se a essere diversi non è un singolo ma un gruppo allora sì che quello si pensava fosse un difetto può diventare un superpotere.

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