Terrorismo: facevano proseliti sul web ma vivevano "all'occidentale". Arrestati
L'operazione dei carabinieri del Ros tra Cassano d'Adda e Finale Ligure
Tre persone sono state fermate per terrorismo internazionale dai carabinieri del Ros, in una operazione coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti (procura antimafia e antiterrorismo di Genova) che ha colpito un gruppo egiziano che si occupava di diffondere materiale relativo al jihadismo sul web e di facilitare viaggi di foreign fighters verso i territori dello stato islamico.
Gli arresti sono stati eseguiti a Cassano d'Adda (Milano) e Finale Ligure (Savona), a carico di due fratelli egiziani, uno cassintegrato e uno pizzaiolo; in manette anche un algerino, mentre una quarta persona risulta all'estero e irreperibile.
Determinante è stata la scoperta di alcuni filmati con i giuramenti di fedeltà a Al Baghdadi, califfo dell'Isis, scoperti dagli investigatori sui social network e condivisi dagli indagati in via riservata, ad eccezione di uno di loro che lo ha pubblicato su Facebook senza restrizioni di privacy. La prassi del video-giuramento è da tempo "ordinaria" per tutti gli aspiranti foreign fighters e costituisce, per l'Isis, una "prova di fedeltà a priori" per chiunque manifesti l'intenzione di unirsi allo stato islamico.
Dalle indagini è emerso che il gruppo di persone indagate cercava di dissimulare totalmente, nella vita quotidiana, la propria ideologia radicale, con atteggiamenti, abitudini, stili di vita e abbigliamento che non facessero pensare all'appartenenza all'Islam.