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Cronaca

Smog, le domeniche a piedi non bastano: Pm10 ancora tre volte sopra il limite

Le giornate fuori legge salgono a quota 34 soltanto nel 2011 e il capoluogo lombardo rischia un'infrazione comunitaria. La Coldiretti: "Aumentare gli spazi verdi". Legambiente regala maschera anti gas alla Moratti

Anche la seconda domenica a piedi di Milano non è servita a ridurre i livelli di smog. Malgrado dieci ore di stop al traffico, le polveri sottili hanno raggiunto ancora una volta valori pari a tre volte il limite consentito di 50 microgrammi per metrocubo.

Nella stazione Arpa di via Senato, quella che l'amministrazione ha preso come riferimento, la concentrazione di Pm10 è stata infatti ieri di 150. Dall'inizio del 2011 Milano ha già collezionato 34 giornate fuori legge e oggi, se come è probabile lo smog continuerà a restare oltre le soglie, per il capoluogo lombardo suonerà l'ora dell'infrazione comunitaria. L'Ue concede infatti un bonus di 35 giorni all'anno con l'inquinamento oltre i limiti di tolleranza.

Milano rischia di bruciare questo bonus quando ancora non sono trascorsi nemmeno 40 giorni dall'inizio del 2011. Alla luce dei risultati le giornate ecologiche si sono dunque rivelate inefficaci ad alleviare l'assedio delle polveri nell'aria di Milano.

LA COLDIRETTI.
“Occorre salvaguardare ed incentivare gli spazi verdi nelle città per l'importante funzione che svolgono per l'ambiente, la salute, l'economia e anche l'estetica”, afferma la Coldiretti in riferimento all'allarme smog a Milano. “Oltre a svolgere funzioni di tipo estetico e psicofisico le aree verdi - sottolinea la Coldiretti in una nota - producono effetti che concorrono, in modo rilevante, all'eliminazione delle polveri e degli inquinanti gassosi, al miglioramento del microclima, attraverso l'ombreggiamento e l'emissione di imponenti volumi di vapore acqueo, alla riduzione dei rumori e alla protezione del suolo”. “In generale - conclude la Coldiretti - valori elevati dell'indicatore sono da imputare alla presenza di vasti parchi naturali, zone boscose, aree protette e riserve naturali, la cui superficie ricade nel territorio comunale”.

LEGAMBIENTE. Un gruppo di militanti ecologisti di Legambiente ha portato al Comune di Milano una maschera antigas di colore oro per denunciare gli alti e continuativi livelli di inquinamento che da oggi condanneranno il capoluogo lombardo all'infrazione comunitaria. I militanti hanno anche srotolato uno striscione davanti a Palazzo Marino con su scritto "Ne abbiamo pieni i polmoni". Gli ambientalisti sono stati ricevuti dal presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri che, come unico rappresentante presente dell'amministrazione, ha preso in consegna l'ironico dono.

"Milano è malata cronica e grave - ha osservato il presidente lombardo di Legambiente Damiano Di Simine - in campagna elettorale la Moratti aveva promesso una città con 300 mila auto in meno: a fine mandato il risultato non c'é e, anzi, secondo il piano di governo del territorio appena approvato dovremo fare i conti con una crescita del traffico".

IERI.
Quella appena trascorsa è stata una domenica che ha visto le bici e i runners protagonisti delle strade che hanno approfittato ben volentieri dello stop al traffico e anche della temperatura mite e del sole per godersi la città. Folla di milanesi e anche di turisti in centro, che hanno fruito dell'offerta culturale proposta dal Comune in concomitanza del blocco al traffico: musei cittadini aperti e file all'ingresso del Diocesano, alla Pinacoteca Ambrosiana e entrata gratuita al Castello Sforzesco, all'Archeologico e al Museo del Risorgimento.

PALAZZO MARINO.
Quello di ieri tuttavia è stato l'ultimo blocco al traffico privato, assicura Palazzo Marino, soprattutto se i divieti alla circolazione veicolare non saranno estesi anche all'hinterland. Ma dalle amministrazioni dei comuni della provincia per ora non arriva nessuna previsione di allineamento alle politiche antismog del capoluogo lombardo.

IL COMMENTO DI SALVINI.
"Ora basta domeniche a piedi": dopo la seconda giornata ecologica in appena sette giorni la posizione della Lega sui provvedimenti antismog di Milano è perentoria. "La domenica a piedi - ha osservato l'eurodeputato e consigliere comunale a Milano del Carroccio, Matteo Salvini -, sarà forse gradevole per chi va in bicicletta, ma è una beffa per chi lavora tutta la settimana e ha solo la domenica per andare in giro con auto e famiglia".

LA REPLICA DEL VICESINDACO.
De Corato: "Salvini - ha spiegato il vicesindaco - sullo stop ad altre domeniche a piedi ripete, come un disco rotto, cose che il sindaco Moratti ha già detto: Ecopass ha dimostrato che Milano vuole essere all'avanguardia anche sull'inquinamento. E saprà vincere anche questa battaglia come ha fatto con la sicurezza".

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